La Groenlandia è entrata nel suo nuovo fuso orario
Da una settimana: con orari più affini a quelli di molti paesi dell'Unione Europea, con cui ha rapporti politici ed economici
La Groenlandia ha adottato sabato 25 marzo l’ora legale, che però resterà il suo orario permanente con l’autunno, portandola di fatto in un differente fuso orario. Il parlamento locale della Groenlandia, l’isola più grande del mondo, aveva votato a novembre per rendere l’ora legale permanente e abolire il passaggio a quella solare previsto per l’autunno. Questo permetterà all’orario della Groenlandia – il cui territorio fa comunque parte della Danimarca – di essere un po’ meno sfasato rispetto a quello della maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, a cui l’isola è politicamente ed economicamente più vicina: da ora in avanti tra la Groenlandia e molti paesi europei ci saranno quattro ore di differenza tra marzo e ottobre, e tre nel resto dell’anno.
L’ora legale è quella “estiva”, cioè adottata dai paesi tra marzo e ottobre, il periodo dell’anno in cui ci sono più ore di luce (si spostano gli orologi un’ora in avanti): permette di sfruttare quindi di più la luce solare e, tra le altre cose, di risparmiare sui consumi di energia elettrica. In Groenlandia però non fa tutta questa differenza: in primavera e in estate le giornate sono lunghissime, dato che si trova più vicina al polo terrestre, e il sole tramonta soltanto a tarda sera.
La Groenlandia è un territorio enorme e molto poco popolato: ha una superficie pari a sette volte quella dell’Italia e una popolazione pari a quella della sola Cuneo, circa 56mila abitanti. Sono principalmente Inuit, una popolazione indigena che vive soprattutto sulla costa occidentale in piccole città e villaggi o in remoti insediamenti costieri.
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