Le migrazioni che non conosciamo, spiegate bene
Tre incontri del Post alle Gallerie d'Italia di Torino per parlare di Africa subsahariana, Centroamerica e Sri Lanka
Ciclicamente le migrazioni e le loro conseguenze ottengono grande visibilità nel dibattito italiano. Sta accadendo anche nelle ultime settimane, dopo il naufragio di una barca piena di migranti in Calabria e numeri più ingenti del solito di arrivi sulle coste italiane. Di solito però questi discorsi riguardano un pezzetto molto autoriferito di una questione gigantesca, gli arrivi via mare in Italia dalla Libia e dalla Tunisia, di cui si parla perlopiù nella misura in cui condizionano il dibattito politico. Gli umani migrano da sempre, continueranno a migrare e lo fanno in tutto il mondo in contesti notevoli ma forse poco raccontati, qui.
Cercheremo di farlo in tre incontri del Post organizzati dalle Gallerie d’Italia a Torino fra aprile e maggio, nell’ambito della mostra sulle migrazioni Déplacé∙e∙s dell’artista francese JR, e in particolare all’interno del ciclo di incontri INSIDE. Gli incontri si svolgeranno nella sala immersiva delle Gallerie d’Italia, a Torino, in piazza San Carlo. Saranno a ingresso libero su prenotazione, ci si prenota qui: torino@gallerieditalia.com.
Nel primo incontro il vicedirettore del Post Francesco Costa parlerà del confine meridionale di terra degli Stati Uniti, che ogni mese circa 200mila persone cercano di attraversare. Il secondo incontro sarà incentrato sulle migrazioni interne in Africa, molto più rilevanti nei numeri e nelle tendenze di quelle che riguardano l’Europa: ne parleremo con Giovanni Carbone, responsabile del programma Africa dell’ISPI (potreste averlo ascoltato di recente nel podcast del Post sugli esteri, Globo). Nel terzo e ultimo incontro sarà ospite la scrittrice e giornalista Nadeesha Uyangoda, autrice del libro L’unica persona nera nella stanza, e il tema della conversazione sarà lo Sri Lanka, un paese che sta attraversando una gravissima crisi economica e da cui dal 2022 sono emigrate 311mila persone, il numero più alto di sempre.
Gli incontri saranno condotti da Luca Misculin, giornalista del Post, che di recente ha raccontato una missione di soccorso della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere nel podcast La Nave. I primi incontri saranno introdotti da Luca Sofri, direttore del Post. Saranno tre occasioni per raccontare altrettante zone del mondo e “altre migrazioni”, e in sostanza spiegarle bene, con lo stile e l’approccio del Post. Di seguito il programma completo.
5 aprile ore 18:30
Gli Stati Uniti, il muro e le “carovane”
Ogni anno centinaia di migliaia di persone cercano di entrare via terra negli Stati Uniti, un paese che da anni non riesce a realizzare una riforma dell’immigrazione comprensiva. Il racconto delle politiche americane, fra cui la transizione da Donald Trump a Joe Biden, e le loro conseguenze, come le centinaia di storie di famiglie separate.
Con Francesco Costa, Luca Misculin e la partecipazione di Luca Sofri
19 aprile ore 18:30
La maggior parte dei migranti africani non cerca di arrivare in Europa
Ma invece rimane in Africa, nelle metropoli più popolose di Egitto, Sudafrica e Nigeria. In un recente sondaggio l’80 per cento degli africani dice di non voler lasciare il proprio continente. Anche questi flussi interni, però, comportano discriminazioni, sofferenze e incertezze.
Con Giovanni Carbone, Luca Misculin e la partecipazione di Luca Sofri
10 maggio ore 18:30
Che succede in Sri Lanka?
È un paese con un tasso di emigrazione altissima e da cui l’anno scorso sono scappate centinaia di migliaia di persone per una gravissima crisi economica che il governo non riesce a risolvere.
Con Nadeesha Uyangoda e Luca Misculin