Le stragi negli Stati Uniti non fermano le leggi statali a favore delle armi
Negli stati governati dai Repubblicani, come il Tennessee, è in corso una rapida espansione dell'accesso alle armi
Nello stesso giorno della strage compiuta in una scuola elementare di Nashville, in Tennessee, dove una persona di 28 anni ha ucciso a colpi d’arma da fuoco tre adulti e tre bambini, un giudice dello stesso stato ha autorizzato una misura che consente alle persone sopra i 18 anni di acquistare un’arma da fuoco senza bisogno di permessi. In precedenza, il limite d’età era di 21 anni, lo stesso a cui è consentito bere alcolici.
Benché questa sia ovviamente una coincidenza, i media americani hanno notato come sia parte di un contesto in cui molti stati americani governati dal Partito Repubblicano stiano cercando negli ultimi anni di adottare sempre più leggi a livello statale per facilitare l’accesso alle armi. Questo avviene benché in alcuni di questi stati, come è successo in Tennessee o in precedenza in Texas, si siano verificate gravissime stragi con armi da fuoco, che però non fermano il lavoro delle amministrazioni locali repubblicane per liberalizzare l’utilizzo di armi.
Audrey Hale, la persona che ha commesso la strage alla scuola elementare, aveva con sé una pistola e due fucili semiautomatici, posseduti regolarmente in base alle leggi dello stato. Nei giorni successivi alla strage la polizia ha detto che Hale soffriva di “disturbi emotivi” e che per questo era in cura. Nonostante ciò, poteva regolarmente detenere armi da fuoco perché il Tennessee non ha nessuna legge red flag, cioè quel tipo di norme che gli stati americani possono introdurre per confiscare le armi alle persone considerata pericolose per se stesse o per gli altri.
Il Tennessee è governato dal 2011 dai Repubblicani, partito che storicamente negli Stati Uniti è favorevole alla massima liberalizzazione del possesso di armi e contro ogni forma di restrizione. Per dare un’idea dell’impegno dei governatori Repubblicani in questo senso, basti pensare che a oggi ci sono 25 stati americani su 50 che non richiedono ai cittadini che vogliano acquistare una pistola di ottenere un permesso (sulla base del Secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che stabilisce il diritto dei cittadini di portare armi). Sono 9 stati in più rispetto al 2020, tutti governati da Repubblicani.
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«È stata la più rapida espansione dei diritti sulle armi a livello statale mai vista», ha detto al New York Times Jacob Charles, professore in diritto delle armi da fuoco presso la facoltà di legge della Pepperdine University della California.
Per esempio due anni fa nel Tennessee, lo stato della strage di Nashville, il governatore Bill Lee, in carica dal 2019, aveva approvato una legge che consentiva a chi avesse almeno 21 anni di comprare liberamente una pistola nello stato. La legge, per quanto permissiva, era stata però contestata dalle associazioni che difendono il diritto al possesso di armi, che avevano fatto ricorso chiedendo che l’età minima venisse abbassata a 18 anni: il ricorso è stato accolto proprio il giorno della strage di Nashville.
Quest’anno inoltre anche in Kentucky, Ohio, Nebraska, Texas e Virginia, i governatori repubblicani hanno introdotto norme per espandere il diritto al possesso di armi, per esempio per rimuovere i cosiddetti background checks, i controlli sui precedenti penali e sull’identità dei compratori di armi, e cancellare le leggi red flag in vigore.
Anche al Congresso, il parlamento degli Stati Uniti, i Repubblicani stanno portando avanti iniziative in questo senso: il giorno della strage di Nashville alla commissione Giustizia della Camera avrebbe dovuto esserci una discussione su un progetto di legge repubblicano per cambiare una norma introdotta a gennaio dal governo nazionale.
La norma riguarda un accessorio che permette di agganciare una pistola all’avambraccio o alla spalla in modo da rendere la mira più stabile. Comprarlo non è illegale, ma in base alla nuova norma chi lo possiede lo deve registrare entro maggio e pagare una piccola tassa. Anche Audrey Hale ne indossava uno al momento della strage. I Repubblicani vorrebbero eliminare questa norma, ma dopo i fatti di Nashville hanno deciso di rimandare la discussione.