Gli atleti russi e bielorussi potranno tornare a gareggiare con gli altri
Il Comitato Olimpico Internazionale permetterà il loro reintegro, ma solo a titolo individuale e neutrale: le altre sanzioni rimarranno
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) permetterà la riammissione di atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali, ma solo a titolo individuale e come atleti neutrali non rappresentati da alcun simbolo nazionale. La decisione è stata valutata negli ultimi mesi e non riguarderà le prossime edizioni dei Giochi olimpici estivi e invernali, per le quali si deciderà più avanti.
Nel comunicare la possibilità di reintegro, il CIO ha ribadito il suo sostegno «al popolo ucraino e alla comunità olimpica ucraina», che continuerà ad aiutare con il fondo di solidarietà da 7,5 milioni di euro stanziato in precedenza.
Il presidente del CIO, Thomas Bach, ha spiegato che con questa riammissione a titolo individuale il movimento olimpico si è soltanto allineato a tanti altri sport dove la partecipazione di atleti russi e bielorussi viene permessa, o non è mai stata vietata, anche se rimane soggetta a certe condizioni.
Il CIO ha specificato di ritenere i governi russo e bielorusso gli unici responsabili dell’invasione dell’Ucraina, e per questo ha ricordato le sanzioni che rimarranno in vigore: gli atleti non dovranno appartenere a corpi militari, non potranno partecipare alle competizioni di squadra, non potranno essere rappresentati da bandiere, inni o altri simboli nazionali, e nessun rappresentante ufficiale dei due paesi potrà essere accreditato o invitato agli eventi. Rimane inoltre il divieto di organizzare manifestazioni sportive internazionali in Russia e Bielorussia.
La decisione finale circa la riammissione di russi e bielorussi spetterà comunque alle federazioni sportive internazionali che organizzano le varie manifestazioni. Ad oggi le linee adottate dalle federazioni continuano però a essere molto diverse, anche in seguito ai vari scandali legati al doping che avevano interessato la Russia negli ultimi anni. Nell’atletica leggera dovrebbe rimanere in vigore l’esclusione totale, mentre nella scherma la riammissione ha già creato proteste e boicottaggi. Ci sono state critiche alla decisione del CIO anche da parte di alcuni rappresentanti di governo europei, come in Germania, mentre la Russia continua a ritenerle condizioni inaccettabili.
Le raccomandazioni del CIO non riguardano infine la partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e ai Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. «Il CIO prenderà questa decisione al momento opportuno, a sua completa discrezione» si legge nel comunicato.
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