Il parlamento ungherese ha approvato l’adesione della Finlandia alla NATO: ora manca solo la ratifica della Turchia
Lunedì il parlamento ungherese ha ratificato l’ingresso della Finlandia nella NATO, l’alleanza militare che comprende gli Stati Uniti e buona parte dei paesi europei. Perché la Finlandia entri nella NATO serve che l’adesione venga ratificata dai parlamenti di tutti gli altri paesi dell’alleanza. Fino a lunedì gli unici a non aver ancora ratificato l’adesione della Finlandia erano Ungheria e Turchia, quindi ora manca solo il voto del parlamento turco.
Per oltre settant’anni la Finlandia aveva scelto di non entrare nella NATO, ma il governo finlandese aveva cambiato idea lo scorso anno dopo che la Russia aveva invaso l’Ucraina. A luglio la Finlandia era quindi stata formalmente invitata a entrare nell’alleanza, insieme alla Svezia.
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán aveva ripetutamente rinviato il voto parlamentare, accusando Finlandia e Svezia di diffondere “totali menzogne” sullo stato della democrazia in Ungheria. Alla fine lunedì il parlamento ungherese ha votato a favore dell’adesione della Finlandia con 182 voti favorevoli, 6 contrari e nessun astenuto.
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare anche la ratifica da parte del parlamento turco, mentre per la Svezia le cose sono un po’ più complicate: la Svezia infatti da anni offre sostegno ai curdi del PKK, organizzazione che la Turchia, gli Stati Uniti e l’Unione Europea (dunque anche la Svezia) considerano terroristica, e contro cui il governo turco è in guerra da anni. Ma le accuse di terrorismo nei confronti del PKK sono molto contestate e dibattute, anche perché la popolazione curda in Turchia è spesso stata oggetto di persecuzione. Per questo la Svezia in alcuni casi ha trattato dei membri del PKK come rifugiati politici, fornendo loro protezione e rifiutandosi di estradarli in Turchia.