Un uomo ha ucciso a coltellate due donne in un centro islamico ismailita di Lisbona, in Portogallo
Martedì mattina un uomo ha ucciso a coltellate due donne in un centro islamico di Lisbona, in Portogallo. L’accoltellamento è stato compiuto verso le 11 locali (le 12 in Italia) nel Centro Ismaili, luogo di ritrovo della comunità musulmana ismailita (una corrente dell’Islam sciita). La polizia è intervenuta sul posto e ha sparato all’aggressore per fermarlo, ferendolo: l’uomo, di origine afghana, era armato di un grosso coltello e ha ferito diverse altre persone, di cui però non si sa il numero esatto. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di una persona con problemi psicologici, che ha perso la moglie in Grecia durante il lungo viaggio dall’Afghanistan all’Europa e che ha cercato recentemente di trasferirsi in Germania con i figli piccoli, ma non è riuscito a ottenere il visto.
Il primo ministro portoghese António Costa ha commentato la vicenda dicendo che è ancora prematuro ipotizzare la causa dell’aggressione, ma ha aggiunto che «tutto indica che sia stato un atto isolato». Secondo il giornale portoghese Pùblico, la prima persona a essere stata attaccata è stato il professore di un corso di portoghese che l’aggressore frequentava regolarmente.