La storia della preside costretta a dimettersi per aver mostrato foto del David di Michelangelo
È successo in Florida, in una scuola privata, e sembra che il problema sia stato soprattutto il non aver avvisato prima i genitori degli studenti, di 11 e 12 anni
di Timothy Bella e Hannah Natanson - The Washington Post
La preside di una scuola privata della Florida ha detto di essere stata costretta a dimettersi dopo che i genitori si erano lamentati del fatto che ai loro figli di 11 e 12 anni fossero state mostrate immagini del David di Michelangelo durante una lezione sull’arte del Rinascimento, immagini che un genitore ha paragonato ai contenuti pornografici.
La preside, Hope Carrasquilla, ha detto di essersi dimessa dalla Tallahassee Classical School di Leon County, in Florida, durante un consiglio scolastico straordinario organizzato lunedì dopo che, in base a quanto scritto dal Tallahassee Democrat, le era stato detto di scegliere tra le dimissioni e il licenziamento. Carrasquilla ha detto che non le era stato comunicato il motivo per cui le veniva chiesto di dimettersi, ma ha aggiunto di ritenere che le lamentele dei genitori ricevute dall’organo direttivo della scuola abbiano avuto a che fare con la richiesta. «Annuncio con dispiacere che i miei giorni da preside della Tallahassee Classical School sono finiti», ha scritto martedì in una lettera indirizzata all’organo direttivo, che il Washington Post ha avuto modo di leggere.
Barney Bishop III, un lobbista e il presidente dell’organo direttivo della scuola, ha confermato al Washington Post di aver dato a Carrasquilla un ultimatum dopo le lamentele a proposito del David da parte di tre genitori che avevano ritenuto le immagini mostrate agli studenti “controverse” e non adeguate alla loro età. Bishop ha detto al Washington Post che c’erano diversi altri problemi con Carrasquilla, compreso il non aver comunicato anzitempo ai genitori che la statua sarebbe stata mostrata.
«Non si è dimessa per le foto di nudo artistico, quelle le mostriamo ogni anno» ha detto Bishop a proposito delle dimissioni di Carrasquilla, da lui definite “volontarie”: «il centro della questione è non aver informato i genitori prima che ci fosse la lezione».
La Tallahassee Classical School segue un programma di studi proposto dall’Hillsdale College, un’istituzione conservatrice del Michigan, che ha contribuito all’apertura di decine di simili scuole private in tutto il paese. È previsto che l’arte rinascimentale sia insegnata a studenti di quell’età e la lezione con le immagini del David ne aveva anche altre relative alla Creazione di Adamo di Michelangelo, e alla Nascita di Venere di Botticelli.
Nella sua lettera, Carrasquilla riconosce di non aver avvisato i genitori prima che le immagini venissero mostrate durante una lezione, e parlando col Tallahassee Democrat ha fatto notare che due genitori si erano lamentati di non essere stati avvisati e un terzo aveva invece criticato il fatto che ai figli fosse stato mostrato qualcosa di pornografico. «Ho sempre voluto il bene della Tallahassee Classical School», ha scritto «e non sto cercando di attirare l’attenzione su di me o su una qualche agenda politica».
Nel corso di una breve telefonata con il Washington Post, suo marito, Victor Carrasquilla, l’ha definita «una convinta cristiana evangelica» e ha sostenuto che sia stato sbagliato costringerla alle dimissioni.
La vicenda arriva in un momento in cui in Florida si sta parlando molto di una possibile riforma scolastica voluta dal partito Repubblicano e promossa in particolare dal governatore dello stato Ron DeSantis, un potenziale candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi del 2024.
Negli ultimi anni negli Stati Uniti ci sono stati intensi dibattiti su come e su se sia il caso di parlare agli studenti, in particolare quelli della scuola primaria, di razzismo, gender, orientamento sessuale e diritti degli studenti transgender, così come si è parlato di quali libri rendere disponibili nelle aule e nelle biblioteche scolastiche. Finora 25 stati statunitensi hanno approvato 64 leggi per modificare quel che i bambini possono fare e imparare nelle scuole e la Florida è stata particolarmente fervente in questo dibattito. DeSantis, infatti, si è fatto notare per la fermezza con cui ha voluto eliminare quelle che lui definisce ideologie “woke” e di sinistra dalle scuole.
Nello specifico, DeSantis ha promulgato due leggi: una che prevede l’educazione su questioni riguardanti l’identità di genere e gli orientamenti sessuali solo da dopo il fourth grade [dopo i 10 anni, ndt]; un’altra che vieta certi modi di insegnare questioni legate alle “razze”. In più, in Florida è stato negato un possibile corso sulla storia afroamericana perché ritenuto privo di valore educativo, oltre che politicamente di sinistra.
Tra le leggi discusse nelle ultime settimane ce n’è una, la House Bill 1069, che potrebbe dare ai genitori maggiori poteri nel visionare e valutare quel che viene insegnato, così come limitare la libertà dei figli di accedere a certi contenuti della biblioteca scolastica. La legge, proposta dal repubblicano Stan McClain, prevede anche che l’educazione sessuale sia fatta solo a studenti di almeno 11 anni. Della proposta di legge si è parlato molto negli ultimi giorni, dopo che McClain aveva spiegato che la cosa avrebbe anche vietato alle ragazze di parlare a scuola delle loro mestruazioni.
Quando aprì nell’autunno del 2020, la Tallahassee Classical spiegò sul sito di voler «allenare le menti e migliorare i cuori degli studenti attraverso studi di educazione classica nelle arti e nelle scienze liberali, con insegnamenti sui principi di carattere morale e di virtù civica». Secondo il New York Times, l’Hillsdale College, in cui la Tallahassee Classical si riconosce, ha raccolto soldi opponendosi a quelli che definisce insegnamenti «di sinistra» e una visione «parziale e distorta» della storia statunitense. Un anno fa l’Hillsdale College aveva rimosso la Tallahassee Classical dalle scuole che controllava perché non ne rispettava certi standard, ma poi la scuola era stata riammessa.
Hope Carrasquilla, che vive da anni a Tallahassee, fu nominata dirigente meno di un anno fa, dopo essere stata promossa da un ruolo in cui doveva gestire la scelta degli insegnamenti. Nel suo profilo online, che nel frattempo è stato rimosso, la Tallahassee Classical ne celebrava i 27 anni di insegnamento e gli oltre 10 anni di istruzione classica.
Bishop ha detto di non ritenere che il David – scolpito tra il 1501 e il 1504 – sia controverso, e ha fatto notare che cinquant’anni fa aveva studiato arte rinascimentale in Italia. Ha aggiunto che sebbene il 97 per cento dei genitori non abbia avuto problemi con il fatto che sia stato mostrato durante una lezione, i dubbi dei genitori e il loro diritto di decidere cosa viene insegnato ai figli è più importante rispetto alla sua opinione personale. «Ho ascoltato quel che avevano da dire e siamo in costante contatto, ma non ho chiesto loro cosa era controverso e so che non cambierò la loro opinione».
Carrie Boyd, che ha due figli alla Tallahassee Classical, ha detto al Tallahassee Democrat che «sembra che la scuola stia diventando parte di qualcosa di più grande», e alcuni genitori si sono detti sorpresi del fatto che per decidere il futuro di Carrasquilla sia stato convocato un consiglio scolastico straordinario.
Bishop ha detto che le lezioni con le immagini del David continueranno a essere fatte, ma solo dopo aver avvisato i genitori, e non ha negato che la scuola sia allineata con le idee di DeSantis. «Mi congratulo con lui e lo sosteniamo nella sua agenda per cambiare l’educazione in Florida, e i diritti dei genitori vengono prima di tutto», ha detto.
I critici, tra cui Jen Cousins del Florida Freedom to Read Project, che si oppone alle limitazioni relative ai libri scolastici nello stato, ha detto che le dimissioni forzate di una preside rappresentano una censura dell’arte classica non necessaria. «Le arti figurative sono la prossima cosa che verrà tagliata in Florida?», ha scritto Cousins.
In questi giorni c’è chi ha fatto notare che anche la vicenda relativa al David rientra tra quelle che “i Simpson avevano previsto”.
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© 2023, The Washington Post
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