Le nuove regole sui prodotti con farine d’insetti
Secondo quattro decreti ministeriali dovranno avere un'etichetta specifica e stare su scaffali diversi dagli altri prodotti
Giovedì il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato quattro decreti ministeriali che fissano nuove regole per la vendita di farine a base d’insetti. In particolare i decreti riguardano la farina di grillo (Acheta domesticus), la farina di larva gialla (Alphitobius diaperinus), la farina di tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor, o larva della farina) e la farina di Locusta migratoria.
I decreti, il cui testo non è ancora stato pubblicato, prevedono che i prodotti fatti con questi tipi di farine, e che sono già regolarmente in commercio, debbano riportare un’etichetta specifica e che siano venduti in scaffali distinti da quelli dove sono in vendita altri tipi di prodotti. I decreti verranno inviati ora alla Commissione Europea, che dovrà decidere se siano in contrasto o meno con i regolamenti europei riguardanti etichettatura, disposizione e vendita degli alimenti.
Secondo quanto spiegato da Lollobrigida questi decreti serviranno a evidenziare «la provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente». Alla conferenza stampa di presentazione dei decreti hanno partecipato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro della Salute Orazio Schillaci. Quest’ultimo ha accennato brevemente anche a un altro passaggio dei decreti che prevede il divieto di utilizzo di farine di insetti per «prodotti tipici come pasta e pizza».
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I decreti, secondo Lollobrigida, hanno l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza per i consumatori, anche se dai toni della conferenza stampa è parso chiaro come il governo voglia disincentivare l’utilizzo di farine a base d’insetti in favore di prodotti alimentari tradizionali. «Chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste potrà indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano», ha detto Lollobrigida.
La diffidenza di un pezzo del governo di Giorgia Meloni nei confronti della farina d’insetti è nota da tempo: quando a fine gennaio la Commissione Europea aveva autorizzato la vendita di una specifica farina a base di grilli, alcuni esponenti, in particolare Matteo Salvini, avevano commentato la notizia in maniera critica. La Commissione Europea comunque aveva autorizzato un solo specifico prodotto, come aveva peraltro già fatto in passato per altri alimenti a base d’insetti, dato che secondo i regolamenti europei ogni nuovo alimento che si vuole introdurre nell’Unione deve ricevere una singola autorizzazione.
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