È stato liberato su cauzione Tiziano Ronchi, l’italiano arrestato in Nepal con l’accusa di aver rubato reperti archeologici
È stato liberato su cauzione Tiziano Ronchi, l’insegnante italiano che era stato arrestato il 5 marzo in Nepal con l’accusa di aver cercato di rubare reperti archeologici da un sito di Bhaktapur, nell’est del paese, a pochi chilometri dalla capitale Katmandu. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che Ronchi sta bene e che dovrà restare in Nepal in attesa di una decisione delle autorità giudiziarie locali sul suo caso.
Ronchi ha 27 anni ed era in Nepal dalla fine di gennaio per un viaggio turistico. Secondo i media nepalesi era stato arrestato per aver tentato di rubare una statua nel tempio di Taleju, a Bhaktapur (sito archeologico inserito tra i patrimoni dell’UNESCO). Secondo la madre di Ronchi le cose sarebbero andate molto diversamente. In un’intervista al Giornale di Brescia aveva spiegato che il figlio aveva semplicemente «raccolto da terra alcuni reperti di legno che si trovavano in mezzo a detriti e lattine», e che li aveva immediatamente rimessi dov’erano dopo che due militari lo avevano ripreso. Era poi stato perquisito per controllare se avesse trafugato qualche reperto di valore, ma addosso non gli era stato trovato nulla al di fuori di un coltellino che aveva utilizzato per un’escursione nei giorni precedenti. Poco dopo era stato comunque arrestato.