È il grande momento dei romanzi rosa
I casi editoriali nati su TikTok hanno sdoganato un genere molto letto ma ignorato a lungo da case editrici e librerie generaliste
di Marta Impedovo
Lo scorso weekend appena fuori Milano c’è stata la terza edizione del Festival del Romance: un evento di due giorni dedicato esclusivamente ai romanzi d’amore. Nello spazio del palazzetto di Assago adibito al festival erano stati allestiti oltre un centinaio di banchetti per le case editrici ma soprattutto per le autrici “indipendenti” dei cosiddetti romanzi rosa, quelle che pubblicano in autonomia i propri romanzi. Le visitatrici (di visitatori ce n’erano pochi) si aggiravano per comprare libri, farseli firmare, scambiare quattro chiacchiere con le autrici e collezionare i piccoli gadget esposti. Diverse lettrici sono arrivate con una valigia vuota da riempire di libri nell’arco della giornata, altre li portavano in giro impilati sotto il mento. Delle oltre 2mila visitatrici, tutte avevano pagato 30 euro per l’ingresso, alcune anche 50, per entrare tutti e due i giorni.
Tra queste c’erano giovani tra i 12 e i 15 anni che hanno scoperto il genere dopo aver letto il caso editoriale dell’anno scorso: Fabbricante di lacrime dell’italiana Erin Doom. Ma c’erano anche lettrici sui quarant’anni appassionate di romanzi rosa fin dai primi anni Duemila, quando in Italia cominciavano a nascere i gruppi di discussione online e poi i blog di recensioni. A quei tempi la narrativa rosa, o romance, era poco pubblicata dalle grandi case editrici e si trovava più in edicola, in particolare nella celebre collana degli Harmony, che in libreria. Ultimamente le cose sono molto cambiate.
Quando si parla di narrativa rosa ci si riferisce a romanzi la cui trama principale è una storia d’amore, e che terminano con un lieto fine: sono solitamente libri pensati per l’intrattenimento e per una lettura molto veloce, e per questo hanno tradizionalmente uno scarso valore letterario – e quindi una prosa sciatta, personaggi poco approfonditi, problemi nella struttura, sviluppi di trama prevedibili, eccetera.
Questa scarsa qualità si nota in modo particolare tra parte dei rosa pubblicati di recente, che nascono sulle piattaforme di self-publishing e per questo non vengono sottoposti a un lavoro di editing, cioè di revisione e correzione del testo da parte di un editor che lavori sul manoscritto originale insieme all’autore. Anche se sarebbe più corretto dire “un’editor” e “un’autrice” in questo campo perché la maggior parte dei romance sono scritti da donne e seguiti da professioniste donne anche all’interno di case editrici e nelle agenzie di servizi editoriali.
Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE) le vendite dei romanzi d’amore nel 2022 sono aumentate dell’84 per cento rispetto al 2021. Tra i libri più venduti dell’anno scorso quattro sono romanzi di questo genere (cinque se si considera La canzone di Achille, che ri-racconta la storia degli eroi omerici Achille e Patroclo, ma non ha un lieto fine) e negli ultimi mesi nelle classifiche ce n’è sempre più di uno.
Tra i più notevoli degli ultimi mesi, oltre ai due libri di Erin Doom pubblicati da Magazzini Salani, ci sono quelli dell’autrice statunitense Colleen Hoover, in particolare It Ends With Us (230mila copie vendute secondo i dati di Sperling & Kupfer), e alcuni titoli dell’italiana Felicia Kingsley (pseudonimo di Serena Artioli, pubblicata da Newton Compton), che vende grandi quantità di copie già da un po’ di anni. Nelle classifiche più recenti si trovano tra gli altri per la narrativa italiana Liberi come la neve di Rita Nardi (Garzanti) e Better. Dannazione di Carrie Leighton (Magazzini Salani), che usa uno pseudonimo come Doom e Kingsley, e per quella straniera Dammi mille baci di Tillie Cole (Always Publishing).
Il successo della letteratura rosa è un fenomeno che non riguarda solo l’Italia. Negli ultimi tre anni nel Regno Unito le vendite di titoli di questo genere sono aumentate del 110 per cento e negli Stati Uniti il romance è il genere in maggior crescita, con quasi 19 milioni di copie vendute nel 2022. Il fenomeno viene spiegato soprattutto con l’efficacia dell’algoritmo di TikTok nel creare fenomeni virali e con la diffusione dei social network tra gli adolescenti, che sono anche i più suscettibili al fascino delle storie d’amore strappalacrime e a lieto fine, e i meno esigenti in fatto di qualità letteraria.
«Il romance è un genere trainante del mercato in questo momento, tanto nella narrativa straniera quanto in quella italiana. È difficile identificare il motivo principale», spiega Grazia Rusticali, responsabile editoriale della narrativa di Sperling & Kupfer, «la sensazione è che su TikTok si prediligano le letture emotivamente coinvolgenti e totalizzanti, a volte anche strazianti, quelle che lasciano un segno profondo e indelebile. Da questo punto di vista, il romance è una fonte perfetta a cui attingere».
Negli ultimi due anni il grosso impatto di TikTok – o meglio del BookTok, l’insieme di contenuti sul social network dedicati ai libri – nell’editoria è diventato abbastanza conclamato, ma non c’è solo questo. Chiara ha 15 anni e dice di aver scoperto Erin Doom per via del passaparola tra conoscenti. Le tre amiche che l’hanno accompagnata al Festival del Romance e hanno fatto con lei la fila per i firmacopie confermano che anche per loro è stato lo stesso: «Io TikTok non ce l’ho neanche», dice una.
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«La sensazione è che TikTok faccia una buona metà del lavoro, ma che dalla metà in poi si inneschino meccanismi di passaparola più tradizionali», spiega una portavoce di HarperCollins Italia, casa editrice che pubblica tra le altre cose anche la collana Harmony, che esiste dal 1981. Oltre a pubblicare nuovi titoli di autrici internazionali e italiane di romance, nell’ultimo periodo HarperCollins sta provando a ripubblicare, con una veste grafica più contemporanea, in edicola e in digitale, alcuni romanzi di Harmony usciti anni fa che ritiene particolarmente adatti alla nuova domanda. È il caso per esempio di White Rabbit Chronicles di Gena Showalter, una saga fantasy che inizia con una giovane protagonista impegnata in una lotta contro delle specie di fantasmi-zombie e aiutata in questo dal “cattivo ragazzo” della scuola, di cui si innamora.
Nel romance i libri digitali, cioè gli ebook, sono una grossa fetta delle vendite. Una lettrice che 12 anni fa (dopo aver scoperto il genere grazie alla saga di Twilight) fondò il blog collettivo di recensioni “Leggere Romanticamente” e che online si fa chiamare Selly dice di «passare le sue giornate su Kindle Unlimited», un servizio di Amazon che con 10 euro al mese dà accesso a un nutrito catalogo di ebook. Di questo catalogo fanno parte moltissimi romanzi pubblicati da autrici di romance col programma di autopubblicazione di Amazon, che permette a chiunque di stampare copie cartacee e produrre un ebook del proprio manoscritto, oltre che di venderlo sulla piattaforma o di distribuirlo tramite Kindle Unlimited, appunto. In caso di vendita la “self-publisher” guadagna una percentuale del prezzo di copertina (l’altra parte viene trattenuta da Amazon); nel caso l’ebook venga scaricato tramite Kindle Unlimited l’autrice riceve una percentuale basata sulle pagine effettivamente lette.
Un altro canale online che da anni contribuisce ad avviare la carriera di autrici di romance è Wattpad, una piattaforma online di pubblicazione di storie a puntate dove le trame d’amore vanno molto bene: in Italia non è l’unica ma è indubbiamente la più frequentata. Sia Fabbricante di lacrime che Nel modo in cui cade la neve, i due libri bestseller di Erin Doom, nascono da lì e da alcuni anni le case editrici hanno cominciato ad andare su Wattpad in cerca di talenti emergenti.
La casa editrice Sperling & Kupfer ha attualmente un accordo con Wattpad che gli garantisce il diritto di opzione sulla pubblicazione delle storie in lingua italiana pubblicate sulla piattaforma. L’accordo era stato fatto nell’aprile del 2021 e si era quindi lasciato sfuggire il caso di Erin Doom, poi diventato un bestseller di Magazzini Salani. «Io sono molto diffidente rispetto ai libri usciti da Wattpad», commenta Selly, «spesso non c’è un lavoro di editing dietro e si nota, perché una storia scritta per essere pubblicata online a puntate poi deve essere riadattata molto per diventare un romanzo».
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Tra gli appassionati giovani e più recenti, però, ce ne sono anche molti che preferiscono comprare i libri di carta. Secondo quanto riportato dall’AIE, quasi due terzi dei romanzi rosa acquistati da persone con età dai 13 ai 24 anni nella prima metà dell’anno scorso erano copie fisiche, mentre per le altre fasce d’età più del 60 per cento dei rosa acquistati sono comprati in formato ebook. Anche questo ha a che fare con i social network, dove per parlare di libri è molto utile poterli mostrare, in foto o in video.
Fiorella Verde di Triskell Edizioni, che nasce come editore digitale e ha un ricco catalogo di romance, conferma che c’è una ricerca anche nel formato e nella grafica con cui molti romanzi rosa vengono pubblicati: per certi generi vanno ancora di moda le foto di modelli in pose sensuali in copertina, mentre per le commedie romantiche ora funzionano di più le illustrazioni grafiche.
Tra i libri che da mesi occupano le classifiche di vendita c’è Dammi mille baci, un romanzo dell’autrice britannica Tillie Cole che tra le addette ai lavori è incasellato nel sottogenere del “sick romance”: “sick” significa “malato” in inglese, e l’etichetta viene usata per quei romanzi d’amore in cui uno o entrambi i protagonisti hanno una malattia grave, con scontati sviluppi drammatici. È stato pubblicato nel giugno del 2018 da Always Publishing, una piccola casa editrice nata l’anno precedente: il successo è arrivato nell’estate del 2022 e le vendite sono state particolarmente alte a dicembre. Da quando è in libreria, secondo i dati forniti dall’editore, Dammi mille baci ha venduto più di 170mila copie ed è ancora nelle classifiche.
Always Publishing è stata fondata nel 2017 da Alessandra Friuli e Simona Natale, che allora erano appassionate lettrici di romance e nel 2013 avevano aperto un blog di recensioni. Inizialmente leggevano soprattutto libri americani o britannici che avevano successo all’estero ma non venivano tradotti in italiano: «erano generi che qui soffrivano di un po’ di pregiudizi: per esempio quelli del genere “sport romance” o “dark romance”, che ora vanno benissimo ed entrano nelle classifiche, allora spaventavano gli editori mainstream. Noi li leggevamo in inglese e ne rimanevamo colpite, e sapevamo che in Italia c’era un vasto pubblico di lettrici che li avrebbe amati ma che l’inglese non lo leggeva».
Il primo libro pubblicato da Always Publishing, La partita vincente, è proprio un romanzo del sottogenere “sport romance”, cioè una storia d’amore in cui uno dei due protagonisti o tutti e due fanno parte di squadre sportive, solitamente a scuola o all’università. In questo periodo è uno dei sottogeneri più gettonati, ma ce ne sono anche molti altri più o meno di moda. Per esempio il romance erotico, quello del bestseller del 2011 Cinquanta sfumature di grigio, che aveva creato scalpore soprattutto per i riferimenti molto espliciti alle pratiche BDSM, è meno richiesto di una volta. Le scene erotiche nei romanzi rosa però continuano a essere presenti, tanto che nelle recensioni che si trovano online viene spesso dato un voto anche a quanto sono “spicy”, cioè piccanti, usando l’emoticon del peperoncino.
Tra i sottogeneri più gettonati in questo periodo ci sono le storie d’amore tra uomini (“gay romance” o “M/M romance”), le storie in cui due persone “nemiche” si innamorano (“enemies to lovers”), le storie d’amore con ambientazioni fantastiche (“fantasy romance” o “romantasy” e “paranormal romance” a seconda) e le commedie leggere (“romcom”). Queste etichette sono usate dagli editori ma nascono il più delle volte dai profili social e dai blog specializzati, e mostrano quanto la community di lettrici di romance sia per certi versi paragonabile a una sottocultura molto vivace. Always Publishing spiega: «prima i romanzi rosa avevano il 5 per cento di spazio in libreria: ora ci sono immensi tavoli dedicati al BookTok e i librai non hanno più vergogna come una volta di esporli».
Oltre a tradurre romanzi già usciti nei paesi anglosassoni, Always Publishing ha cominciato a pubblicare anche qualche autrice italiana: un esempio è Naike Ror, che però continua a definirsi un’autrice indipendente. Come spiegano Friuli e Natale, «il romance ha una vita digitale fortissima parallela a quella dell’editoria classica: ci sono autrici che sono istituzioni del rosa e ottengono risultati stupefacenti, ma nell’editoria classica sono emerite sconosciute: non se ne scrive sui giornali, non si vedono in libreria o nelle classifiche. Ma per una casa editrice non è facile contrattualizzare un’autrice self-publisher, perché con Amazon potrebbe guadagnare molto di più da sola; d’altro canto però da sola farebbe fatica a raggiungere una porzione di pubblico che va in libreria e non conosce il mondo digitale».
Elen T.D., una delle tante autrici indipendenti che hanno partecipato al Festival del Romance, conferma: «Ho collaborato con una casa editrice ma ora preferisco il self-publishing perché mi dà maggiore libertà: per esempio ho scritto un libro su una storia di poliamore tra una donna e tre uomini, cosa che una casa editrice difficilmente mi avrebbe lasciato fare». Gli pseudonimi anglofoni sono molto usati tra le autrici di romance: in alcuni casi – come quello di Erin Doom – servono a tenere nascosta l’identità dell’autrice che non desidera diventare un personaggio pubblico, ma nella maggior parte dei casi vengono scelti per dare ai libri un’estetica più esotica, che nel genere rosa funziona molto bene.
«Il motivo per cui il rosa piace da sempre è che quando lo si legge si sa già che alla fine le cose andranno bene: è un diversivo, un passatempo che ci fa stare bene», spiega Patrizia Violi, giornalista e autrice del libro del 2020 Breve storia della letteratura rosa. Anche le editrici di Always Publishing concordano con questa interpretazione, e collegano il successo delle storie romance alla pandemia e al periodo di incertezza e ansia che molte persone hanno vissuto dal 2020 in poi: «La letteratura romance è evasione, è una lettura che ti porta leggerezza e fa sognare, ce n’era bisogno». Secondo Violi questo potere terapeutico compensa il fatto che «molti libri non sono scritti benissimo e le trame sono spesso prevedibili e tutte uguali», e aggiunge che «rispetto a una volta sono comunque più inclusive e al passo con i cambiamenti sociali. È una caratteristica del romance quella di essere facilmente adattabile alla contemporaneità, è molto duttile: per quello piace anche adesso».
E conclude che «una cosa molto forte del rosa è la community che ci nasce intorno: le autrici di rosa, anche quelle che non sono famose e pubblicate, hanno un’abitudine che hanno preso dalle autrici anglosassoni di sostenersi a vicenda», ma anche di dialogare e creare legami con le proprie lettrici. Durante il Festival del Romance Felicia Kingsley, che dall’esordio nel 2016 ha venduto più di un milione di copie, ha ripubblicato su Instagram una foto con Selly, la blogger di Leggere Romanticamente, in cui ha scritto: «Selly è una delle prime che mi ha sostenuta fin dal self-publishing».