La Federal Reserve ha aumentato ancora i tassi d’interesse
Mercoledì la Federal Reserve, la banca centrale americana, ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base (in termini pratici dello 0,25 per cento), portandoli fino a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%. È il nono aumento consecutivo, e in linea con quello deciso a febbraio, sempre di 25 punti base.
I tassi d’interesse sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche, in pratica il costo del denaro. Storicamente, l’innalzamento dei tassi è lo strumento migliore a disposizione delle banche centrali per mettere l’inflazione sotto controllo, perché aumentando il costo del denaro si riducono i fenomeni che portano a un aumento dei prezzi.
La Federal Reserve sottolinea come l’aumento sia dovuto a un’inflazione che rimane ancora elevata, nonostante un progressivo miglioramento negli ultimi mesi. Nel comunicato non si fa un riferimento esplicito alle crisi bancarie che ci sono state nelle ultime settimane negli Stati Uniti e in Europa, ma si dice solamente che le recenti instabilità dei mercati finanziari stanno pesando sull’inflazione e in generale sull’economia: «È probabile che i recenti sviluppi provocheranno un inasprimento delle condizioni di credito per le famiglie e per le imprese, e che influiranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione».