La Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse, nonostante le difficoltà delle banche sui mercati
La Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare i tassi d’interesse di riferimento di 50 punti base (ossia di 0,5 punti percentuali) portandoli a un intervallo compreso tra il 3 e il 3,75 per cento, piuttosto in linea con quanto ci si aspettava e con le sue mosse precedenti di febbraio. C’era molta attesa intorno a questa decisione, perché molti analisti pensavano che le difficoltà che hanno colpito le banche negli Stati Uniti e in Europa l’avrebbero in qualche modo influenzata. Da una parte alcuni pensavano che il rialzo sarebbe stato più contenuto per non aggiungere tensione all’instabilità finanziaria di questi giorni; dall’altra molti però facevano notare che sarebbe stata vista come un segnale di debolezza una deviazione dal percorso di rialzo dei tassi impostato da tempo per combattere l’inflazione.
La BCE oltretutto aveva già annunciato a febbraio che nella riunione di oggi sarebbe stato deciso un nuovo aumento dei tassi di interesse di 50 punti base. Molti avevano letto questa decisione di anticipare il rialzo come il tentativo di dare una direzione più netta alla politica monetaria europea, proprio per rendere la lotta all’inflazione ancora più efficace.
Questa decisione arriva dopo mesi di rialzi dei tassi ancora maggiori, pari a 75 punti base, che avevano l’obiettivo di far rallentare l’economia e quindi anche l’inflazione, ossia l’aumento dei prezzi che sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese. Da novembre l’inflazione sembra più bassa rispetto ai mesi precedenti.
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