In Italia su Facebook e Instagram presto non si potranno più usare le canzoni il cui diritto d’autore è protetto dalla SIAE
Meta, l’azienda statunitense che gestisce i social network Facebook e Instagram, ha comunicato di non essere riuscita a trovare un nuovo accordo di licenza con la Società Italiana degli Autori ed Editori (meglio nota come SIAE), l’ente pubblico italiano che si occupa della tutela del diritto d’autore e della proprietà intellettuale nel cui catalogo rientrano quasi tutte le canzoni protette da copyright.
Nella pratica, questo vuol dire che in Italia presto non sarà più possibile utilizzare i brani – italiani o internazionali – contenuti nel repertorio della SIAE dentro a post, Stories e Reel. Non è chiaro da quando: Meta dice che succederà già oggi, giovedì, anche se per il momento la funzionalità continua a essere disponibile. Su Facebook, i contenuti già esistenti che contengono canzoni incluse nel catalogo SIAE verranno rimossi, mentre su Instagram verrà semplicemente tolto l’audio, e gli utenti potranno decidere di sostituirlo con un brano privo di copyright.
«La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio SIAE nella nostra libreria musicale», ha detto Meta in un comunicato. L’azienda si è anche detta dispiaciuta del mancato accordo, che si basava su condizioni simili a quelle accettate da enti equivalenti alla SIAE in paesi come Spagna, Francia, Germania, Svezia e Regno Unito.
«Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano», dice il comunicato. «Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti». Non è detto insomma che prossimamente non verrà stretto un nuovo accordo per ripristinare la possibilità di aggiungere le canzoni ai contenuti su Instagram e Facebook.
SIAE ha definito quella di Meta una decisione unilaterale, avvenuta nonostante la negoziazione in corso per trovare un accordo: Meta infatti risulta priva di licenza da gennaio.