Più di 100 persone sono state arrestate in Iran per i casi di avvelenamento di studentesse
Il ministero dell’Interno dell’Iran ha annunciato che più di 100 persone sono state arrestate in relazione ai numerosi casi di avvelenamento di studentesse avvenuti negli ultimi mesi nel paese. Tra gli arrestati, ha fatto sapere il ministero, ci sarebbero sia persone che avevano il solo obiettivo di impedire alle donne di andare a scuola, sia persone che volevano più in generale «creare un clima di paura tra studentesse e popolazione». Il ministero ha detto che le indagini stanno andando avanti e che si sta cercando di capire se le persone arrestate siano legate a qualche gruppo terroristico.
Negli ultimi mesi circa 200 bambine e ragazze di quattro città dell’Iran avevano avuto problemi di salute dopo essere state a scuola, con sintomi come nausea, mal di testa, tosse, difficoltà respiratorie, palpitazioni e stati di sonnolenza acuta; in decine di casi erano stati necessari brevi ricoveri in ospedale. I media locali avevano ipotizzato che le ragazze fossero state avvelenate da movimenti di estremisti religiosi, probabilmente ispirati dalle politiche dei talebani afghani, che negli ultimi mesi hanno vietato l’accesso alle scuole a bambine e ragazze.
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