Li Qiang è stato formalmente eletto primo ministro della Cina
L’Assemblea nazionale del popolo della Repubblica Popolare Cinese ha confermato formalmente la nomina di Li Qiang a primo ministro del Consiglio di Stato, l’elezione più importante dopo quella di Xi Jinping che venerdì aveva dato ufficialmente il via al proprio terzo mandato alla guida della Cina. Li, che ha 63 anni ed è uno dei più stretti collaboratori di Xi, ha ottenuto 2.936 voti a favore: tre soli delegati hanno votato contro e altri otto si sono astenuti.
Li sostituisce Li Keqiang, che sta per compierne 68, età in cui convenzionalmente i politici cinesi vanno in pensione. Li Keqiang, in carica da dieci anni, aveva posizioni piuttosto distanti da quelle di Xi Jinping su alcuni temi, soprattutto di natura economica.
Li Qiang era stato a capo del partito a Shanghai, la città in cui lo scorso aprile c’erano state grandi e partecipate proteste contro il governo a causa delle durissime restrizioni imposte (proprio attraverso la sua autorità) per il coronavirus. Il nuovo premier era stato molto criticato per la gestione di quel lockdown, ma la nomina di ottobre nel Comitato permanente aveva indicato che gli stretti rapporti con Xi avevano prevalso su altre valutazioni.
Tra i compiti di Li ci sarà quello di rilanciare l’economia cinese, messa a dura prova dai tre anni di pandemia da coronavirus, con una minore domanda per le esportazioni. Il premier uscente Li Keqiang aveva annunciato una previsione di crescita del prodotto interno lordo (PIL) intorno al 5 per cento. Anche a causa dei ripetuti lockdown per il COVID, la Cina aveva mancato le previsioni per il 2022. L’anno scorso la crescita del PIL si era fermata al 3 per cento, ai minimi da 40 anni e ampiamente sotto le stime del 5,5 per cento.