Due dirigenti della squadra di calcio indonesiana Arema FC sono stati condannati per il disastro nello stadio di Malang, in cui morirono 135 persone
Due dirigenti della squadra di calcio indonesiana Arema FC sono stati condannati per il disastro dello scorso ottobre nello stadio di Malang, sull’isola di Giava, in cui morirono 135 persone. Abdul Haris, presidente del comitato organizzativo dell’Arema FC, è stato condannato a un anno e mezzo di carcere per negligenza e per aver consentito la vendita di troppi biglietti, facendo riempire lo stadio oltre la capienza consentita. Suko Sutrisno, responsabile della sicurezza del club, è stato condannato a un anno di carcere per motivi simili. Quello di Malang è stato uno dei peggiori disastri avvenuti in uno stadio negli ultimi cinquant’anni: sono incriminati anche tre agenti di polizia, che devono ancora essere processati.
Il disastro era avvenuto al termine della partita tra l’Arema FC, la squadra di casa, e il Persebaya Surabaya. I tifosi avevano fatto irruzione in campo al termine dell’incontro, quando la polizia aveva cominciato a lanciare gas lacrimogeni provocando caos e panico tra la folla: molte persone erano rimaste schiacciate nella ressa mentre cercavano di scappare. I regolamenti della FIFA, l’organo che governa il calcio mondiale, vietano alle forze dell’ordine di usare gas lacrimogeni. Secondo le autorità allo stadio c’erano almeno 42mila persone, 4mila in più della capienza consentita.
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