Un consigliere regionale del Veneto è stato accusato di molestie da una collega
Milena Cecchetto, della Lega, ha raccontato di essere stata palpeggiata da Joe Formaggio, di Fratelli d'Italia: lui è stato sospeso
Joe Formaggio, consigliere regionale in Veneto con Fratelli d’Italia, è stato sospeso dal suo incarico dopo essere stato accusato di molestie sessuali da una consigliera regionale della Lega, Milena Cecchetto. Il Corriere del Veneto scrive che la molestia consiste in un palpeggiamento che sarebbe avvenuto martedì, dopo una seduta del consiglio regionale. Nello stesso giorno il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, della Lega, avrebbe convocato una riunione per discuterne. Inoltre sembra che Formaggio già in precedenza avesse avuto atteggiamenti inopportuni nei confronti di Cecchetto.
Martedì sera Cecchetto ha confermato l’episodio alla stampa definendo il comportamento di Formaggio «inqualificabile e inaccettabile». In una nota pubblicata sul sito del consiglio regionale Formaggio si è scusato con Cecchetto «se c’è stata qualche incomprensione verbale o gesto male interpretato» ma ha di fatto negato l’accaduto dicendo: «Respingo categoricamente ogni accusa di molestia fisica riportata dalla stampa».
La sospensione di Formaggio è stata comunicata martedì sera dal coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. In un comunicato stampa il presidente della regione Veneto Luca Zaia, della Lega, ha espresso vicinanza nei confronti di Cecchetto e ha aggiunto che «è bene che i fatti vengano chiariti fino in fondo, nell’interesse di tutti». Ciambetti ha diffuso una nota in cui ha definito «grave che una consigliera regionale si sia sentita offesa e molestata a causa di comportamenti che violano ogni norma etica e del reciproco rispetto».
Cecchetto in passato era stata sindaca di Montecchio Maggiore, mentre Formaggio era stato sindaco di Albettone, entrambi in provincia di Vicenza. Formaggio inoltre era stato criticato di recente per una foto pubblicata sulla pagina Facebook del consiglio regionale veneto in cui teneva un mitra in mano e si diceva «dalla parte della lobby delle armi». Ancora prima, nel 2018, quando era sindaco, fu condannato a risarcire due associazioni che si occupano di immigrazione con 12mila euro, per alcune frasi razziste che aveva detto durante la trasmissione radio La Zanzara, tra cui, per esempio: «Dimmi cosa viene a fare un immigrato ad Albettone che rischia la pelle. Lo devono capire che siamo razzisti».