Il Partito riformatore di Kaja Kallas ha vinto le elezioni in Estonia
Ha ottenuto più del 30% dei voti, superando nettamente EKRE, populista e di estrema destra
Con il 99 per cento delle schede scrutinate, il Partito riformatore estone della prima ministra uscente Kaja Kallas ha ottenuto il 31,4 per cento dei voti alle elezioni parlamentari in Estonia, che si sono tenute domenica. Al secondo posto è arrivato il Partito popolare conservatore (EKRE), populista e di estrema destra, con il 16,1 per cento. La vittoria larga del Partito riformatore dovrebbe consentire a Kallas di formare una coalizione di governo che sostenga un suo secondo mandato.
Il partito di Kallas, liberale e di centrodestra, aveva puntato molto in campagna elettorale sull’appoggio incondizionato all’Ucraina contro l’invasione russa. Nell’ultimo anno l’Estonia era stata uno dei più espliciti sostenitori in Europa di misure dure nei confronti della Russia, con cui confina a est, e del rafforzamento della presenza militare della NATO, l’alleanza militare che comprende buona parte dei paesi occidentali.
EKRE invece, un partito tradizionalmente euroscettico, aveva accusato Kallas di essersi concentrata troppo sull’Ucraina e di aver sostanzialmente trascurato gli affari interni estoni.
La terza forza politica alle elezioni è stato il Partito di centro estone con il 15 per cento, votato tradizionalmente dalla minoranza etnica russa nel paese e che in passato aveva adottato posizioni favorevoli alla Russia del presidente Vladimir Putin. Vista la distanza ideologica da questi partiti, è probabile che Kallas si rivolga ad altre forze politiche minori per la formazione del governo: potrebbero essere il Partito socialdemocratico e Patria, che sostengono già l’attuale maggioranza di Kallas e hanno preso rispettivamente circa il 9 e l’8 per cento.