Gli scontri tra anarchici e polizia a Torino
Sono avvenuti sabato sera durante la manifestazione in solidarietà con Alfredo Cospito e contro il 41-bis: 5 persone sono state arrestate
Sabato sera a Torino ci sono stati scontri tra la polizia e gruppi di anarchici durante la manifestazione in solidarietà con Alfredo Cospito e contro il regime detentivo del 41-bis a cui è sottoposto, per la revoca del quale sta conducendo uno sciopero della fame da oltre 4 mesi. Il corteo degli anarchici era partito alle 18 da piazza Solferino per poi proseguire nelle vie del centro città, inizialmente in maniera ordinata: in oltre due ore di guerriglia, i manifestanti hanno bruciato cassonetti, lanciato sassi contro le vetrine dei negozi, danneggiato auto, divelto cartelli stradali e imbrattato chiese e monumenti. La polizia è intervenuta usando gas lacrimogeni, a cui i manifestanti hanno risposto con lanci di petardi e bottiglie.
Secondo le prime ricostruzioni, gli anarchici che stavano partecipando al corteo in solidarietà di Cospito erano più di mille, provenienti anche da altri paesi europei, come Spagna, Grecia e Germania. La Stampa scrive che dopo gli scontri la polizia ha arrestato cinque persone, identificandone in totale circa 200. Negli scontri sono rimasti feriti due agenti.
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha condannato la violenza e quelli che ha definito «gli inaccettabili atti di vandalismo attuati dagli anarchici», mentre Chiara Appendino, ex sindaca della città, ha scritto su Twitter che «Questa non è la manifestazione di un pensiero, è una guerriglia intollerabile e incivile».