Questa campagna di Trump per le presidenziali sarà ancora più agguerrita
Sabato ha parlato di una «battaglia finale» contro Biden, ma la prima vera competizione sarà alle primarie repubblicane
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato il protagonista del Conservative Political Action Conference (CPAC), l’annuale evento dei conservatori americani che si è svolto sabato in Maryland. Durante l’evento, Trump ha rilanciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2024 in un lungo discorso dai toni molto combattivi, facendo leva soprattutto sull’ala più estrema dei conservatori, e definendosi il loro «guerriero» pronto alla «battaglia finale».
Il discorso di Trump ha avuto come ripetuti obiettivi l’attuale presidente Joe Biden e le politiche dei Democratici, ma l’ex presidente è sembrato consapevole di dover prima vincere una reale competizione all’interno del partito Repubblicano, di cui resta candidato favorito, ma non più unico leader. Ron DeSantis, governatore della Florida, è considerato il suo rivale più credibile, ma non ha ancora comunicato la sua volontà di candidarsi. Sabato DeSantis non era presente al CPAC, dove invece Trump è stato il più applaudito.
Il CPAC è un congresso organizzato da politici e associazioni di attivisti americani appartenenti in gran parte all’ala destra del Partito Repubblicano, di orientamento politico che va dal conservatore all’ultraconservatore: non è una conferenza ufficiale del partito, ma un evento annuale indipendente che tuttavia, nel corso del tempo, ha assunto sempre più importanza.
Per Trump si trattava del quarto appuntamento pubblico dopo il lancio ufficiale della sua campagna, comunicato quasi quattro mesi fa. Ha annunciato che non si ritirerà anche se dovesse essere formalmente incriminato nelle varie inchieste che lo riguardano, fra cui quelle in Georgia e a New York, e ha mostrato di voler guidare la parte più agguerrita dei sostenitori Repubblicani: «Nel 2016 ho detto di essere la vostra voce, ora sarò anche il vostro guerriero, la vostra giustizia e, per chi è stato ingannato e tradito, sarò la vostra vendetta».
Trump insomma ha usato tutta la retorica che aveva caratterizzato le false accuse di brogli nelle elezioni del 2020, con gli attacchi al presunto “deep state” (i “poteri oscuri” che secondo varie teorie complottiste governerebbero gli Stati Uniti) e la descrizione delle presidenziali del 2024 come la «battaglia finale per l’America».
Questi argomenti sembrano aver avuto grande impatto fra i sostenitori più fedeli a Trump presenti al CPAC: negli ultimi mesi tuttavia l’ex presidente ha mostrato di aver perso parte della sua influenza sul partito. Anche la raccolta dei finanziamenti è diminuita considerevolmente. Nei due giorni dopo il primo discorso del 2021, dice il New York Times, aveva raccolto 3,2 milioni di dollari di donazioni: nelle 48 ore dopo l’annuncio della sua candidatura per il 2024 ne ha raccolti la metà, 1,6 milioni.
In occasione del CPAC si tiene anche un sondaggio informale (quindi non particolarmente rappresentativo) fra i presenti all’evento. Trump lo ha vinto largamente, con oltre il 60 per cento delle preferenze, mentre il principale rivale si è confermato DeSantis con il 20 per cento. Tutti gli altri potenziali candidati non hanno raggiunto il 5 per cento. All’evento in Maryland era presente anche l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che ha parlato sullo stesso palco prima di Trump.