C’è stato un grosso incendio in un campo profughi rohingya in Bangladesh
Domenica attorno alle 14:45 (le 9:45 in Italia) si è sviluppato un grosso incendio nel campo profughi per persone di etnia rohingya di Balukhali, vicino alla città di Cox’s Bazar, nel sudest del Bangladesh. Al momento le cause dell’incendio non sono note e non sono stati segnalati feriti. Le fiamme però hanno distrutto circa 2mila abitazioni, e il commissario per i rifugiati nel Bangladesh, Mijanur Rahman, ha detto che si stima che ci siano circa 12mila persone sfollate. L’incendio è stato spento nel giro di tre ore, ma secondo un portavoce della Croce Rossa Internazionale i danni sono «enormi»: oltre ad aver distrutto vari luoghi di preghiera e aree destinate all’insegnamento, l’incendio ha danneggiato gli impianti idrici del campo.
I rohingya sono un grande gruppo etnico di religione musulmana, le cui comunità si trovano per lo più in Bangladesh e in Myanmar, due paesi confinanti dell’Asia meridionale. La maggior parte dei profughi che vivono nel campo di Balukhali è scappata dal Myanmar a partire dal 2017, quando l’esercito birmano aveva compiuto una serie di brutali operazioni militari, con stupri sistematici e uccisioni indiscriminate. Centinaia di migliaia di persone erano fuggite appunto nel vicino Bangladesh, dove vivono ancora oggi in campi profughi per lo più improvvisati, sovraffollati e con pessime condizioni sanitarie. È piuttosto frequente che in questi campi si verifichino incendi, anche di natura dolosa: nel marzo del 2021 15 profughi morirono e circa 50mila rimasero senza casa a causa di un enorme incendio, sempre nel campo di Balukhali.