Il più importante incontro istituzionale tra Russia e Stati Uniti dall’inizio della guerra
Tra il segretario di Stato americano Blinken e il ministro degli Esteri russo Lavrov: è la prima volta che si incontrano da oltre un anno
Giovedì a New Delhi, in India, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov hanno avuto un breve colloquio a margine di una riunione riservata ai ministri degli Esteri del G20.
È il primo incontro di persona tra i due dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e in generale il più importante incontro istituzionale tra un rappresentate degli Stati Uniti e uno della Russia in più di un anno di guerra: l’ultima volta che i due si erano parlati era stato nel gennaio del 2022, circa un mese prima che cominciasse la guerra. L’incontro, ha fatto sapere il dipartimento di Stato americano, è durato circa dieci minuti. Da parte russa non ci sono stati commenti sul colloquio.
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Blinken ha detto nel corso di una conferenza stampa di aver esortato il suo omologo russo a porre fine alla guerra e ad avviare negoziati di pace con l’Ucraina. Ha detto anche di avergli chiesto che la Russia cambi idea sulla sospensione della partecipazione al New START (Strategic Arms Reduction Treaty) – il trattato in vigore tra Stati Uniti e Russia dal 2011 che aveva l’obiettivo di monitorare i reciproci armamenti nucleari – annunciata il 21 febbraio dal presidente russo Vladimir Putin.
A questo proposito Blinken ha detto che gli Stati Uniti ritengono il controllo delle armi nucleari una questione di fondamentale importanza e che sono pronti a discuterne con la Russia in ogni momento: «Non importa cos’altro stia accadendo nel mondo e nelle nostre relazioni», ha detto Blinken.
Blinken ha anche detto di aver chiesto a Lavrov la liberazione di Paul Whelan, un ex Marine americano imprigionato in Russia nel 2018 con accuse di spionaggio, contestate fin da subito dal governo statunitense. Blinken ha detto di aver avanzato a Lavrov una proposta che la Russia «dovrebbe accettare», probabilmente riferendosi a uno scambio di prigionieri.
Il G20 dei ministri degli Esteri segue di una settimana quello dei ministri delle Finanze (mentre il G20 vero e proprio si terrà a settembre). Come già in quell’occasione non è stato possibile firmare una dichiarazione finale congiunta, il cui testo prevedeva una condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: gli unici paesi a non firmarla sono stati Russia e Cina.
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