Due uomini hanno lasciato una minaccia rivolta al calciatore Lionel Messi dopo aver sparato alcuni colpi contro il negozio dei suoi suoceri in Argentina
Giovedì due uomini a bordo di una motocicletta hanno sparato 14 colpi di arma da fuoco contro il supermercato di proprietà dei suoceri del calciatore Lionel Messi a Rosario, nella provincia di Santa Fe, in Argentina. La polizia argentina ha detto che gli uomini hanno anche lasciato un messaggio di minacce rivolto contro Messi e contro il sindaco della città, Pablo Javkin. Il messaggio diceva: «Messi, ti stiamo aspettando. E Javkin è un trafficante di droga, quindi non ti difenderà».
Messi gioca nel Paris Saint-Germain ed è considerato da molti uno dei più grandi calciatori della storia. In Argentina è particolarmente amato, soprattutto dopo la vittoria dei Mondiali di calcio in Qatar nel 2022; passa gran parte del suo tempo in Europa, ma torna spesso a Rosario. In base a una foto diffusa sui social media dalla squadra, giovedì si stava allenando regolarmente in Francia. Al momento non ha commentato.
Il pubblico ministero Federico Rébola ha detto che sono in corso le analisi delle immagini di videosorveglianza per cercare di identificare gli uomini e ha aggiunto che questa è la prima minaccia del genere contro i suoceri di Messi. Secondo Celia Arena, ministra della Giustizia nella provincia di Santa Fe, l’attacco è stato compiuto da un gruppo che avrebbe l’obiettivo di intimidire la popolazione e scoraggiare le autorità che combattono la violenza criminale, sapendo che un gesto simile avrebbe attirato attenzione. In un commento su Twitter l’ex presidente argentino, Mauricio Macri, ha definito il fatto «terribile» e «un altro segnale per il governo nazionale e quello di Santa Fe che con il narcotraffico non è possibile convivere».
Esto es terrible. Otra advertencia al gobierno nacional y al de Santa Fe de que no se puede convivir con el narco. Hay que combatirlo con decisión. A fin de año esto empieza a cambiar. Todo mi apoyo a Leo, Antonela y sus familias.
— Mauricio Macri (@mauriciomacri) March 2, 2023