La Finlandia ha cominciato a costruire una barriera al confine con la Russia
Per proteggere il proprio territorio da un aumento dell'immigrazione illegale, e per timori legati alla guerra in Ucraina
A Imatra, nel sud-est della Finlandia, sono cominciati i lavori per la costruzione di una barriera al confine con la Russia: è un progetto annunciato lo scorso autunno dalla prima ministra Sanna Marin e ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nazionale in vista di un possibile aumento su larga scala della migrazione illegale dalla Russia, un timore legato all’invasione russa dell’Ucraina.
Il confine tra la parte orientale della Finlandia e la Russia è lungo circa 1.340 chilometri e al momento è protetto perlopiù da recinzioni di legno non particolarmente imponenti, costruite allo scopo principale di impedire al bestiame di pascolare nel paese sbagliato. La Polizia di frontiera finlandese ha spiegato che invece la nuova barriera sarà lunga 200 chilometri, alta 3 metri e avrà del filo spinato in cima. Sarà costruita nelle aree a maggior rischio di migrazione su larga scala dalla Russia, cioè appunto nel sud-est della Finlandia, dove già si concentra gran parte dei movimenti terrestri tra i due paesi.
Martedì a Imatra sono iniziati i lavori per abbattere una porzione di foresta in cui passerà la barriera e a breve dovrebbero cominciare la costruzione di una strada e l’installazione della barriera stessa, che in alcuni tratti sarà dotata di telecamere notturne di videosorveglianza, luci e altoparlanti. La Polizia di frontiera ha spiegato che una prima sezione, lunga 3 chilometri, dovrebbe essere pronta entro giugno.
La questione della protezione del confine orientale della Finlandia aveva assunto maggiore urgenza dopo l’invasione russa dell’Ucraina, in particolare con il flusso di cittadini russi che volevano rifugiarsi nel paese per sfuggire dalla mobilitazione bellica convocata dal presidente russo Vladimir Putin lo scorso settembre. Il governo finlandese però è anche preoccupato che la Russia possa decidere di spingere verso il suo territorio migliaia di migranti e richiedenti asilo per mettere il paese in difficoltà, come era accaduto nel 2021 in Polonia e Lituania con i profughi mediorientali arrivati in Bielorussia.
Nel frattempo, stanno continuando le procedure per l’adesione alla NATO della Finlandia, che aveva fatto domanda per entrare nell’alleanza lo scorso maggio in risposta alle minacce provenienti dalla Russia dopo l’invasione. A luglio i paesi membri della NATO avevano firmato i protocolli per l’adesione sia della Finlandia che della Svezia: ci si attende che mercoledì il parlamento finlandese voti un provvedimento per accelerare le procedure per l’ingresso, ma manca ancora l’assenso di Ungheria e Turchia.
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