È stata confermata la revoca della cittadinanza britannica all’ex affiliata all’ISIS Shamima Begum
Mercoledì un tribunale di appello del Regno Unito ha confermato la revoca della cittadinanza britannica nei confronti dell’ex affiliata all’ISIS Shamima Begum, una delle tre donne che nel 2015, da adolescenti, scapparono in Siria per unirsi al gruppo terroristico.
Nel 2019 il governo del Regno Unito decise di togliere la cittadinanza britannica a Begum, che ha origini del Bangladesh ma non possiede anche la cittadinanza bengalese. Al momento di quella decisione, Begum si trovava in un campo profughi in Siria – dove vive tuttora – e voleva tornare nel Regno Unito. Il governo britannico fu molto criticato per la decisione di toglierle la cittadinanza, soprattutto dopo che il figlio di tre settimane di Begum morì di polmonite: secondo i critici il Regno Unito non avrebbe dovuto permettere che Begum e il bambino rimanessero nel campo profughi.
Nel luglio del 2020 la Corte di appello britannica, il secondo più alto tribunale di Inghilterra e Galles, stabilì che Begum sarebbe potuta tornare nel Regno Unito per fare ricorso contro la decisione del governo di toglierle la cittadinanza.
Il ministero dell’Interno britannico fece ricorso contro quella decisione, e il febbraio successivo la Corte Suprema britannica gli diede ragione. Begum fece quindi a sua volta ricorso alla Special Immigration Appeals Commission, tribunale di appello che si occupa specificamente di decisioni riguardanti la revoca della cittadinanza, che mercoledì mattina ha stabilito che la decisione del 2019 del governo era legittima.