È stato ritrovato il corpo di Nicola Bulley
La scomparsa della donna in un paese inglese aveva generato accuse contro la polizia e invadenti indagini dilettantesche
di Karla Adam - The Washington Post
La polizia britannica ha comunicato lunedì che il corpo trovato il giorno prima in un fiume è quello di Nicola Bulley, una consulente finanziaria madre di due bambine che era scomparsa il mese scorso. Il suo caso aveva generato un dibattito sulla fiducia nella polizia e aveva fatto accorrere una serie di investigatori dilettanti radunati via internet nel paese nel nord ovest dell’Inghilterra dove la donna era scomparsa.
Bulley, che aveva 45 anni, era scomparsa la mattina del 27 gennaio dopo aver portato le figlie a scuola e il cane a passeggiare lungo il fiume. «Purtroppo possiamo ora confermare di avere ritrovato ieri il corpo di Nicola Bulley nel fiume Wyre», ha detto lunedì sera Peter Lawson, della polizia di Lancashire, durante una conferenza stampa.
La scomparsa di Bulley aveva colpito l’attenzione pubblica e ispirato diverse ipotesi su possibili cospirazioni; gruppi di persone avevano visitato il posto dove era stata vista per l’ultima volta e i dintorni del paese per condurre le proprie ricerche. La polizia si era lamentata di “persone su Tik Tok che giocano a fare i detective privati”, a cui aveva chiesto di andarsene e di smetterla di fare video per i social media intorno a proprietà private. Il corpo di Bulley è stato ritrovato domenica da due persone che camminavano con i loro cani lungo il fiume, a meno di 2 chilometri da dove era scomparsa.
La polizia della contea di Lancashire era stata molto criticata quando, dopo tre settimane di ricerche, aveva diffuso una dichiarazione spiegando che il caso della scomparsa di Bulley era stato classificato come molto preoccupante in quanto Bulley «aveva grossi problemi con l’alcol causati dal suo malessere per la condizione di menopausa».
La polizia aveva detto di aver diffuso questi dettagli per “evitare ulteriori congetture”, ma in molti hanno criticato le dichiarazioni ritenendole una grossa violazione della sua privacy e chiedendo se lo stato riproduttivo di un uomo sarebbe stato condiviso allo stesso modo. Il caso è accaduto in un periodo durante il quale la fiducia delle donne nei confronti della polizia è a livelli molto bassi, dopo una serie di scandali come quelli di un agente condannato per stupro e di un altro per l’omicidio di Sarah Everard, una ragazza di 33 anni.
La polizia del Lancashire aveva comunicato come ipotesi principale quella per cui Bulley fosse caduta nel fiume poco distante, ma dopo che le ricerche iniziali non avevano portato a niente alcuni influencer sui social media erano arrivati a St. Michael’s on Wyre per cercare tracce. Michael Vincent, un’autorità locale, ha detto al Washington Post che il suo paese di 600 abitanti aveva cominciato a sentirsi come un «parco a tema dove le persone venivano per giocare a fare i detective». I residenti avevano assunto una compagnia per la sicurezza privata per controllare le strade dopo essere stati spaventati da alcune persone che li avevano spiati dalle finestre, avevano cercato di aprire le porte d’ingresso ed erano entrati in una casa abbandonata.
La famiglia di Bulley aveva denunciato alcuni organi di stampa per l’invasione della sua privacy, raccontando di trovarsi costretta a spiegare alle due figlie, di 9 e 6 anni, che «la stampa e l’opinione pubblica accusano loro padre di illeciti e attaccano gli amici e la famiglia». La dichiarazione della famiglia, che era stata pubblicata su Twitter dalla polizia, parlava anche di Bulley: «Non dimenticheremo mai Nikki, come potremmo, lei era al centro del nostro mondo, era colei che rendeva le nostre vite così speciali e su questo niente potrà gettare un ombra».
https://twitter.com/LancsPolice/status/1627731754462109696
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(traduzione di Emilia Sogni)