Il grande vincitore dei Mondiali di biathlon
Con cinque ori, un argento e un bronzo, il norvegese Johannes Bø ha vinto, da solo e in staffetta, più di ogni altro paese nel medagliere
Per il norvegese Johannes Thingnes Bø i Mondiali di biathlon di Oberhof, in Germania, sono finiti leggermente peggio di come erano iniziati: dopo cinque ori, nelle ultime due gare del fine settimana ha ottenuto solo un argento e un bronzo. Ciononostante, i suoi Mondiali sono stati ovviamente un successo. Ha vinto, da solo o in staffetta, tutti gli ori della Norvegia, prima nazionale nel medagliere finale. La Svezia, seconda nel medagliere finale, ha vinto come paese meno ori di quelli che Bø ha vinto da solo.
Grazie a una netta superiorità sugli sci e a risultati sempre migliori al poligono, c’è chi parla di Bø – vincitore di quattro ori alle ultime Olimpiadi invernali – come del miglior biatleta di sempre, senz’altro vicino al livello del connazionale Ole Einar Bjørndalen, il più vincente di sempre, capace di arrivare primo anche nello sci di fondo, e del francese Martin Fourcade, l’ex rivale di Bø emblematicamente soprannominato “Monsieur Le Biathlon”.
Bø non ha neanche trent’anni e debuttò nel 2013 in Coppa del Mondo, la competizione stagionale vinta in precedenza dal fratello Tarjei. Vinse la prima gara nel dicembre di quello stesso anno e terminò la stagione d’esordio al terzo posto della classifica generale, che fu vinta, come tutte quelle dal 2012 al 2018, da Martin Fourcade.
Bø vinse la sua prima Coppa del Mondo nel 2019, ripetendosi poi nelle due stagioni successive. Nella stagione 2019-2020 la vinse con 913 punti, due in più rispetto a Fourcade, fin qui il più grande rivale della sua carriera, nonostante a gennaio avesse saltato due tappe per la nascita del suo primo figlio.
Con quattro ori e un bronzo, alle ultime Olimpiadi invernali è stato l’atleta più vincente della manifestazione. Fino a quel momento la sua stagione era stata buona, ma peggiore rispetto alle precedenti, e dopo le Olimpiadi aveva deciso di prendersi una pausa saltando le ultime gare.
Intervistato qualche mese fa dall’IBU — l’Unione internazionale del biathlon — aveva raccontato che nel 2020, dopo il ritiro di Fourcade, aveva faticato a trovare nuovi stimoli. A proposito del suo periodo di pausa dopo le Olimpiadi, aveva detto di aver avuto bisogno di staccare per un po’ da uno sport che negli anni precedenti aveva sempre tenuto occupata la sua mente, e che nel riposo, vedendo le gare da un altro punto di vista, aveva ritrovato la passione per il biathlon.
A fine 2022, quando è iniziata la stagione in corso, Bø è tornato ancora più forte: sempre dominante sugli sci e spesso parecchio efficace anche nei tiri dal poligono. In questa stagione ha vinto, spesso in solitaria, quasi ogni gara a cui ha partecipato. Fatta eccezione per la prima gara della stagione, non è mai arrivato oltre il terzo posto.
Ai Mondiali di Oberhof, in Turingia, nel centro della Germania, Bø ha partecipato a tutte le gare possibili: le quattro individuali, la staffetta maschile, la staffetta mista e la gara mista a coppie. L’unica gara individuale che non ha vinto (non raggiungendo così un record a cui non arrivarono nemmeno Bjørndalen e Fourcade) è stata l’ultima, la gara con partenza in linea sui 15 chilometri, dove ha fatto tre errori su venti tiri al poligono (contro gli zero del vincitore, lo svedese Sebastian Samuelsson). L’argento è arrivato invece nella staffetta maschile, vinta dalla squadra francese.
Dopo i Mondiali – in cui l’Italia ha vinto l’oro nella staffetta femminile, in una gara avvincente ed emblematica di quanto bene stia crescendo il biathlon italiano – la stagione di Coppa del Mondo proseguirà a inizio marzo a Nové Město na Moravě, in Repubblica Ceca, per poi concludersi a fine mese tra Ostersund, in Svezia e Holmenkollen, in Norvegia. Bø, che arriva da otto vittorie consecutive, è ovviamente al primo posto con oltre mille punti: più di duecento di vantaggio rispetto al secondo e quasi il doppio rispetto al terzo.
Intervistato pochi giorni fa da Giorgio Capodaglio di Fondo Italia, Bjørndalen («colui che ha segnato praticamente ogni record del biathlon») ha detto di lui: «Sicuramente batterà ogni record possibile», definendolo inoltre un biatleta «di un altro pianeta».
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