Augusta Montaruli, condannata in via definitiva per peculato, si è dimessa da sottosegretaria all’Università e alla Ricerca
Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia e sottosegretaria all’Università e alla Ricerca del governo di Giorgia Meloni, si è dimessa dal suo incarico nell’esecutivo – ma non da quello di parlamentare – dopo che la Corte di Cassazione ha confermato la sua condanna per peculato relativa all’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari della Regione Piemonte dal 2010 al 2014. «Ho deciso di dimettermi dall’incarico di governo per difendere le istituzioni certa della mia innocenza», ha detto Montaruli, aggiungendo che forse farà ricorso contro la decisione alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Montaruli ha 39 anni ed è stata condannata a un anno e sei mesi di carcere per una vicenda che aveva coinvolto anche l’ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, della Lega, e l’ex deputato ed ex sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, sempre della Lega; anche le loro condanne, a un anno e sette mesi e a un anno e cinque mesi di carcere, sono state confermate dalla Cassazione. I processi hanno stabilito che Montaruli avrebbe usato circa 25mila euro di fondi pubblici per pagare cene e acquistare vestiti e altri oggetti.