In Cina è scomparso un altro famoso milionario
Bao Fan è il fondatore della banca d'investimento China Renaissance: non si trova da due giorni, si ritiene che sia stato prelevato su indicazione del governo
La banca di investimento China Renaissance ha comunicato venerdì che da oltre due giorni non riesce a mettersi in contatto o ad avere notizie del suo fondatore e amministratore delegato, Bao Fan. Bao è una figura molto nota del mondo della finanza cinese, con importanti relazioni con alcune delle più grandi aziende tecnologiche del paese, come Alibaba e Tencent.
La sua scomparsa è stata subito collegata a quelle di altri importanti uomini d’affari avvenute in Cina in passato. Personaggi come Guo Guangchang, presidente della Fosun International o Jack Ma, fondatore di Alibaba, negli ultimi anni sono improvvisamente scomparsi, in alcuni casi per giorni, in altri per mesi, dopo aver più o meno apertamente criticato scelte politiche o economiche del partito Comunista cinese. Alla loro ricomparsa non sono state date particolari spiegazioni, ma nella maggior parte dei casi gli uomini d’affari hanno poi tenuto un profilo molto più basso, evitando i riflettori e limitando le dichiarazioni.
Il presidente cinese Xi Jinping negli ultimi anni ha molto limitato la libertà d’azione e di accumulo di ricchezza da parte delle imprese private, dopo una grande fase di crescita in cui alcune realtà imprenditoriali avevano assunto dimensioni e importanza notevoli.
Bao Fan ha 52 anni e in passato aveva lavorato con banche e fondi di investimento occidentali come Credit Suisse e Morgan Stanley, prima di fondare China Renaissance, banca di investimento che in questi anni aveva collaborato, fra le altre cose, all’ingresso in Borsa delle maggiori compagnie tecnologiche cinesi. L’azienda ha comunicato di non essere in grado di contattare Bao, ma di non essere a conoscenza di informazioni che potrebbero collegare l’azienda alla sua scomparsa. Il titolo di China Renaissance ha però perso il 28 per cento del suo valore dopo l’annuncio, nella giornata di venerdì, mentre alcuni media cinesi raccontano che il presidente della società, Cong Lin, era stato “prelevato” dalle autorità cinesi nel settembre 2022.
I casi di milionari spariti o fermati dalle autorità sono numerosi: spesso gli obiettivi dell’azione del governo cinese hanno una formazione occidentale e molta notorietà. Guo Guangchang era uno degli uomini più ricchi del paese quando fu arrestato nel 2015 con l’accusa di corruzione: fu rilasciato qualche giorno dopo. Due anni più tardi il cino-canadese Xiao Jianhua, uomo d’affari che aveva accumulato grandi fortune e molte relazioni con uomini politici di Pechino, fu arrestato all’hotel Four Seasons di Hong Kong: nel 2022 è stato condannato a 13 anni di prigione per corruzione.
Jack Ma, fondatore di Alibaba e uno degli uomini d’affari cinesi più conosciuti anche all’estero, scomparve per oltre tre mesi alla fine del 2020, peraltro in corrispondenza del rinvio e poi dell’annullamento della quotazione in borsa della sua finanziaria, attesa come la più grande della storia cinese. Da allora è comparso pubblicamente in rare occasioni: nel novembre 2022 la sua presenza è stata segnalata a Tokyo, dove secondo la stampa giapponese stava vivendo da sei mesi, cercando di evitare attenzioni pubbliche.