La Spagna ha approvato un’importante legge sui diritti delle persone trans
Chi ha più di 16 anni potrà autodeterminare la propria identità di genere: ci sono anche più diritti sull'aborto e il congedo per dolori mestruali
Giovedì il parlamento spagnolo ha approvato in via definitiva la cosiddetta “Ley Trans”, una legge che prevede tra le altre cose la possibilità per tutte le persone a partire dai 16 anni di autodeterminare liberamente la propria identità di genere.
Finora in Spagna – come anche in Italia – per cambiare la propria identità di genere sul documento d’identità erano necessari almeno due anni di trattamento ormonale e una diagnosi medica o psicologica che attestasse la cosiddetta “disforia di genere”, cioè la condizione delle persone che si identificano con un genere diverso da quello corrispondente al sesso di nascita. Con la “Ley Trans” basterà una dichiarazione della persona interessata, senza la necessità di un certificato medico.
La “Ley Trans” faceva parte del patto della coalizione di governo formata dal partito di sinistra Unidas Podemos e dal Partito socialista spagnolo (PSOE, di centrosinistra), il cui segretario è il primo ministro Pedro Sánchez. Era stata promossa dalla ministra dell’Uguaglianza Irene Montero, di Podemos, e aveva creato un grosso dibattito nella coalizione di governo, specialmente per via di alcune posizioni dubbiose al riguardo all’interno del PSOE, ma anche tra i movimenti femministi.
Sempre giovedì il parlamento spagnolo ha approvato in via definitiva anche una riforma della legge sull’aborto, che prevede che le ragazze che abbiano compiuto 16 anni possano abortire senza il consenso dei genitori (un’opportunità finora prevista solo a partire dai 18 anni), e anche alcune norme in materia di diritti delle donne, tra cui l’introduzione di un congedo dal lavoro per chi soffre di dolori mestruali: il congedo potrà durare da 3 a 5 giorni, a discrezione del medico.
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