Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato scarcerato più di sei mesi dopo essere stato arrestato per aver criticato il governo
Il regista iraniano di fama internazionale Mohammad Rasoulof è stato liberato dopo aver passato più di sei mesi in carcere in Iran. Rasoulof era stato arrestato a luglio (quando ancora le proteste per la morte di Mahsa Amini non erano iniziate) per aver criticato la repressione fatta dal governo delle proteste nella città di Abadan, nel nord-ovest del paese, provocate dal crollo di un edificio. Nel 2020 Rasoulof aveva vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino con il film Il male non esiste, sulla pena di morte in Iran, ma non aveva potuto partecipare alla premiazione per via del divieto di lasciare il paese. Nessuno dei suoi film è mai stato distribuito in Iran.
Dieci giorni fa era stato liberato su cauzione Jafar Panahi, un altro regista iraniano che era stato arrestato a luglio dopo aver chiesto informazioni sull’arresto di Mohammad Rasoulof ed era poi stato condannato a sei anni di carcere per un processo iniziato nel 2010, quando era stato accusato di aver girato un film critico nei confronti del regime che governa l’Iran. I due si sostengono da tempo nella lotta al regime e nell’affermazione della rispettiva libertà di espressione.