L’FBI ha trovato un altro documento riservato nella casa dell’ex vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence
Venerdì l’FBI, la polizia federale statunitense, ha nuovamente perquisito la casa dell’ex vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence in Indiana, come aveva già fatto a gennaio, e ha trovato un altro documento riservato che Pence non aveva riconsegnato dopo la fine del suo incarico. Gli avvocati di Pence hanno collaborato con l’FBI e l’ex vicepresidente aveva acconsentito allo svolgimento della perquisizione, che è durata cinque ore mentre lui e la moglie si trovavano altrove.
Il primo ritrovamento di documenti riservati in casa di Pence era avvenuto dopo che nelle settimane precedenti erano stati fatti diversi ritrovamenti simili in una residenza privata e in un ufficio del presidente Joe Biden: in quel caso si trattava di documenti che Biden aveva tenuto con sé dopo il suo periodo da vicepresidente sotto Barack Obama ed era stato lo stesso presidente a comunicare che erano stati trovati dalle persone che lavorano con lui. A quel punto Pence aveva chiesto ai propri collaboratori di fare ricerche analoghe a casa sua.
Ad agosto dell’anno scorso invece erano stati ritrovati molti documenti riservati in alcune residenze private dell’ex presidente Donald Trump. A differenza di Biden e Pence, Trump aveva mantenuto un atteggiamento fortemente ostile nei confronti delle verifiche e delle perquisizioni.
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