La multinazionale Walt Disney ha detto che licenzierà 7mila dipendenti
Mercoledì la Walt Disney Company, la multinazionale dell’intrattenimento più famosa al mondo, ha annunciato che licenzierà 7mila persone nell’ambito di una più ampia riorganizzazione per risparmiare 5,5 miliardi di dollari (circa 5,1 miliardi di euro) di costi annuali e rendere profittevole il suo servizio streaming, Disney+. La riduzione sarà pari a circa il 3 per cento dei suoi dipendenti a livello globale. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Bob Iger, tornato lo scorso novembre a guidare l’azienda dopo che lo aveva fatto per 15 anni fino al 2020.
Iger ha spiegato che Disney continuerà a puntare sullo streaming e che intende dare maggiore importanza ai suoi media sportivi. Il suo piano prevede anche che l’azienda si riorganizzi in tre parti: una di intrattenimento che comprenderà film, televisione e streaming; una incentrata sull’emittente sportiva ESPN, di sua proprietà; e un’altra sui prodotti Disney, compresi i parchi divertimento.
Gli annunci di Iger sono sembrati rispondere in parte alle critiche che l’azienda ha ricevuto negli ultimi tempi dal miliardario statunitense Nelson Peltz, tra i fondatori del grande fondo di investimento Trian (tra gli azionisti di Disney), che di recente aveva avviato un’iniziativa ostile nei confronti del consiglio di amministrazione di Disney, dicendo di essere contrario al ritorno di Iger e proponendosi lui stesso come membro del consiglio di amministrazione.
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