Kevin Durant giocherà nei Phoenix Suns
Uno dei più forti giocatori del basket NBA ha lasciato una squadra che era stata costruita per vincere, ma che è finita prima del previsto
Giovedì, a poche ore dalla chiusura del mercato del basket NBA, Kevin Durant, uno dei più forti giocatori in attività, è passato dai Brooklyn Nets ai Phoenix Suns. Per i Nets la cessione di Durant, che arriva poco dopo quella di Kyrie Irving, segna la fine di un ciclo che in molti si aspettavano vincente e che invece è stato piuttosto deludente. Per i Suns invece, da poco passati sotto il controllo del miliardario Mat Ishbia, l’arrivo di Durant aumenta notevolmente le possibilità di vittoria del titolo.
Il trasferimento di Durant rientra in una serie di scambi di giocatori e cessioni di scelte ai draft, l’evento che si tiene ogni estate in cui le squadre NBA scelgono i migliori giovani che arrivano dai college o dall’estero. Per averlo, i Suns hanno rinunciato ad alcuni giocatori importanti, anche se non ai più importanti, oltre alla possibilità di scegliere i migliori talenti possibili nei prossimi anni.
Dalle informazioni diffuse finora l’operazione è andata così: oltre a Durant, è passato da Brooklyn a Phoenix anche T.J. Warren; in cambio i Suns hanno dato ai Nets tre giocatori (Mikal Bridges, Cam Johnson e Jae Crowder), quattro prime scelte “non protette” a quattro draft futuri (del 2023, 2025, 2027 e 2029) e la possibilità di scambiare le scelte al draft del 2028. Per prime scelte “non protette” si intendono scelte che passeranno comunque dai Suns ai Nets. Negli scambi NBA spesso si scambiano “scelte protette”: significa che il passaggio di mano della scelta viene rinviato se quella scelta diventa una delle prime del draft (e quindi più preziosa perché permette di selezionare i giocatori migliori).
Durant fu la seconda scelta assoluta al draft del 2007. Prima dei Nets aveva giocato nei Seattle SuperSonics, negli Oklahoma City Thunder (cioè gli stessi Sonics che nel frattempo però avevano cambiato nome e città) e nei Golden State Warriors, squadra con cui vinse due titoli, nel 2017 e nel 2018. È uno dei migliori realizzatori nella storia della NBA, uno di quelli che vengono spesso definiti “immarcabili”, cioè quasi impossibili da fermare per gli avversari. Ha vinto tre ori olimpici con la Nazionale statunitense e nel 2013-2014 fu scelto come miglior giocatore della stagione regolare.
Nonostante sia considerato da oltre un decennio uno dei primi cinque giocatori del campionato, Durant ha vinto i suoi due titoli inserendosi in un contesto rodato, strutturato e vincente come quello di Golden State. In entrambe le occasioni è stato nominato miglior giocatore delle finali, ma la squadra non era esattamente costruita intorno a lui. In precedenza era arrivato una volta alle finali, con Oklahoma, perdendole contro LeBron James e i Miami Heat.
Già l’estate scorsa Durant aveva chiesto di poter lasciare i Brooklyn Nets, squadra con cui nella stagione in corso aveva giocato piuttosto bene, con una media di quasi 30 punti a partita. Al momento si sta riprendendo da un infortunio al ginocchio destro ma dovrebbe rientrare a breve.
Ai Suns, Durant troverà tra gli altri Chris Paul, Devin Booker e Deandre Ayton, e andrà a formare una squadra che sulla carta ha tutto per puntare al suo primo titolo NBA, dopo aver perso le finali nel 2021. Ad oggi, nonostante parecchi problemi con gli infortuni, i Suns sono quinti nella loro conference, con 30 vittorie e 26 sconfitte.
Mat Ishbia, il nuovo proprietario dei Phoenix Suns, ha 43 anni e si occupa soprattutto di prestiti immobiliari. Nel 2022 il precedente proprietario, Robert Sarver, era stato sospeso per un anno dai suoi incarichi e multato per 10 milioni di dollari — la massima sanzione a disposizione della lega — in seguito alla pubblicazione di un’indagine indipendente realizzata sulle cattive condotte tenute nei confronti dei suoi dipendenti.
Per i Brooklyn Nets, che nella stagione 2021-22 erano riusciti a formare un trio composto da Durant, Irving e James Harden, la partenza di Durant (dopo quella di Irving e di Harden già un anno fa) è l’evidente chiusura di un ciclo. Molti si aspettavano che questa squadra potesse essere vincente, ma a causa di infortuni e problemi di gestione interna i Nets non sono nemmeno mai arrivati vicini alle finali.
Il mercato NBA chiuderà alle 21 italiane di giovedì 9 febbraio.