Un’altra canzone dei Cranberries
Quella che convinse la band che lei era eccezionale
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Delle stroncature di molti media e siti angloamericani nei confronti del disco dei Måneskin si è già parlato abbastanza e quindi un’altra non farebbe notizia: però è di Pitchfork, uno dei più importanti e seri siti di musica del mondo, ed è una stroncatura di grande articolazione e interessanti riflessioni (cerca di spiegare il successo della band malgrado la musica, e cosa significhi, soprattutto). Sintesi: «The Italian rock band has become a global sensation. Their new album is absolutely terrible at every conceivable level».
Poi certo, gli americani sono pure quelli che sovreccitano per i Grammy, che in termini di qualità stanno più o meno dove sta Sanremo (lo so, lo dico sempre), fatte le dovute proporzioni: e ora sono lì che discutono se Beyoncé dovesse vincerne millemila o millemilioni, per un disco bruttino, e in competizione con Harry Styles per il “disco dell’anno”.
Ieri erano già 25 anni da quando morì Falco, che devastò una estate del mondo con Der Kommisar, ma qualcos’altro non era male, nel suo genere.
Polly Samson, moglie di Dave Gilmour dei Pink Floyd, ha detto a Roger Waters dei Pink Floyd quello che temo Roger Waters si meriti.
Abbonati al
Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.