In Pakistan è tornata disponibile Wikipedia, che sabato era stata bloccata dalle autorità del paese per contenuti giudicati «blasfemi» per l’Islam
In Pakistan è tornato disponibile il sito dell’enciclopedia online Wikipedia, che sabato era stato bloccato dall’Autorità delle telecomunicazioni pakistana (PTA) perché sia secondo l’ente che secondo un tribunale pakistano ospitava «contenuti blasfemi» per l’Islam, la religione di stato del paese. La PTA aveva intimato la rimozione di quei contenuti a Wikipedia, che però non lo aveva fatto. La decisione di revocare il blocco del sito e renderlo di nuovo disponibile è stata presa dal primo ministro Shehbaz Sharif e comunicata lunedì sera dalla ministra per l’Informazione e le Telecomunicazioni, Marriyum Aurangzeb.
Stando ai documenti pubblicati da Aurangzeb su Twitter, Sharif ha deciso di ripristinare Wikipedia in seguito all’analisi di una commissione composta da tre ministri: nei documenti, firmati dal segretario del primo ministro, si dice che Wikipedia è una piattaforma «utile» per la diffusione della conoscenza e delle informazioni al pubblico generale e che le «conseguenze non volute del divieto generalizzato» nell’accesso al sito erano eccessive rispetto ai suoi vantaggi. La decisione ha avuto effetto immediato: ora l’enciclopedia è di nuovo consultabile in Pakistan.
Prime Minister @CMShehbaz has directed that the Wikipedia website be restored with immediate effect. The Prime Minister has also constituted a Cabinet Committee on matters related to Wikipedia and other online content. pic.twitter.com/fgMj5sqTun
— Marriyum Aurangzeb (@Marriyum_A) February 6, 2023
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