In Marocco si gioca un altro Mondiale
Partecipano le squadre di calcio vincitrici di tutti i trofei continentali, anche se a vincere sono quasi sempre le europee
È iniziato questa settimana in Marocco il Mondiale per club della FIFA, la vecchia Coppa Intercontinentale in formato ampliato a cui partecipano le squadre di calcio vincitrici di tutti i trofei continentali. È una delle ultime edizioni prima della grossa riforma che la FIFA sta cercando di approvare da tempo e che dovrebbe creare un vero Mondiale per club giocato da almeno 24 squadre e disputato ogni quattro anni.
Nel frattempo però si sta continuando con il vecchio formato, peraltro spostato da dicembre 2022 a febbraio 2023 per la concomitanza con i Mondiali in Qatar. L’edizione attuale si sta giocando in Marocco, che come paese ospitante ha un posto riservato per la vincitrice del suo campionato: il Wydad Casablanca, che però si era già qualificato al torneo avendo vinto anche l’ultima Champions League africana.
Per questo a rappresentare l’Africa è stata chiamata l’altra finalista, l’Al-Ahly del Cairo, che il primo febbraio ha inaugurato il torneo contro i neozelandesi dell’Auckland City, vincitori dell’ultima Champions League oceanica (torneo a cui non partecipano le australiane, che giocano in quella asiatica).
Entrambe hanno vinto rispettivamente dieci titoli continentali, ma tra le due c’è una grossa differenza, dato che l’Auckland City non è altro che una piccola squadra semi-professionistica. E questa differenza si è vista tutta nel 3-0 con cui l’Al-Ahly si è facilmente qualificato al secondo turno del torneo, dove il livello inizierà a essere più alto.
Le due partite del secondo turno sono in programma sabato e c’è una certa curiosità per il debutto della prima squadra statunitense ai Mondiali per club. L’anno scorso infatti i Seattle Sounders erano riusciti a vincere la Champions League del Nord e Centro America, interrompendo sedici anni di vittorie messicane consecutive, peraltro in una stagione conclusa al ventunesimo posto nel Major League statunitense (MLS).
Finora in contesti ufficiali le squadre di MLS sono arrivate ad affrontare solamente avversarie del Centro America nelle loro poche partite internazionali: nel Mondiale per club, Seattle sarà quindi la prima a giocare contro una squadra africana, gli egiziani dell’Al-Ahly.
Nell’altra partita del secondo turno, il Wydad Casablanca esordirà contro l’Al-Hilal, la squadra saudita che ha vinto la Champions League asiatica, ma quella del 2021. L’edizione del 2022, infatti, deve ancora concludersi: tra sospensioni e rinvii lo farà solamente il prossimo maggio, e così la confederazione asiatica ha scelto di farsi rappresentare in Marocco dall’Al-Hilal, ultima detentrice del titolo.
Le vincenti del secondo turno avanzeranno alle semifinali della prossima settimana. Una tra Seattle Sounders e Al-Ahly troverà il Real Madrid campione d’Europa in carica, mentre chi passerà tra Wydad Casablanca e Al-Hilal giocherà contro i brasiliani del Flamengo, che lo scorso ottobre avevano vinto la Copa Libertadores. La finale del Mondiale per club in Marocco si giocherà poi sabato 11 febbraio.
È dal 2013 che il torneo viene vinto ininterrottamente dalle squadre europee, il cui livello rimane irraggiungibile per il resto del mondo. In questo arco di tempo il Real Madrid ha saputo vincere il titolo mondiale quattro volte, mentre l’ultima vittoria di una non europea rimane quella ottenuta nel 2012 dai brasiliani del Corinthians.
Nelle 18 edizioni disputate dal 2000 a oggi, le europee hanno vinto il Mondiale per club 14 volte, mentre le sudamericane le restanti quattro. Ci sono state soltanto cinque finaliste — mai vincenti — non provenienti da uno di questi due continenti, l’ultima delle quali, il Tigres di San Nicolás de los Garza (Messico), venne battuta in finale dal Bayern Monaco nel 2020.
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