Le tipiche scatole del cibo cinese non sono cinesi
In tutto il mondo sono un simbolo della cucina cinese da asporto, ma furono inventate negli Stati Uniti e in Cina si usano altre soluzioni
I tipici contenitori di cartone usati comunemente per il cibo cinese da asporto sono uno dei simboli della cucina locale un po’ dappertutto, eppure non sono stati inventati in Cina. Con una forma che ricorda vagamente quella di un secchiello e scritte o disegni che rimandano al cibo che contengono, sono diffusissimi soprattutto negli Stati Uniti, dove si usano quasi sempre per mangiarci direttamente con bacchette o forchette. Sono così parte della cultura popolare statunitense da comparire in decine di film e serie tv, dal Padrino a Friends, e sono anche stati inclusi tra gli oggetti più rappresentativi legati al cibo in una mostra al Museum of Food and Drink di New York.
Nonostante siano associati perlopiù alla cucina cinese, questi tipici contenitori furono inventati proprio negli Stati Uniti, e pertanto c’è chi li ha rivendicati come un elemento tipico della cultura statunitense, tanto quanto il baseball o la famosa apple pie.
Il contenitore per il cibo cinese così come lo conosciamo oggi fu brevettato nel 1894 dall’inventore di Chicago Frederick Weeks Wilcox, che lo chiamò “paper pail”, letteralmente secchiello di carta. Per realizzarlo, Wilcox si ispirò un po’ ai contenitori di legno usati comunemente per trasportare le ostriche nell’Ottocento, e un po’ agli origami giapponesi. Escluse di utilizzare il legno, che essendo un materiale poroso è difficile da pulire e riutilizzare con comodità più volte, e impiegò invece un solo pezzo di cartoncino leggero, ripiegato più volte su se stesso e rivestito nella parte interna in modo da evitare che il cibo potesse colare fuori. Su due lati del suo “secchiello” inserì anche un piccolo manico per poterlo portare in giro più facilmente.
Negli Stati Uniti il cibo cinese aveva cominciato a diffondersi verso la metà dell’Ottocento e continuò a diventare popolare nei decenni successivi, in particolare grazie al flusso di migranti cinesi verso la California. I contenitori per il cibo cinese però si diffusero soprattutto nel periodo seguente alla Seconda guerra mondiale, in concomitanza con la crescita delle grandi città e con il conseguente aumento di ristoranti cinesi.
Il primo di cui si ha notizia negli Stati Uniti è il Canton Restaurant, che aprì a San Francisco nel 1849: oggi in tutto il paese se ne contano oltre 45mila, 5mila in più dei McDonald’s che ci sono in tutto il mondo.
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Per molti decenni i tipici contenitori per il cibo cinese da asporto furono fatti di semplice cartoncino bianco, senza decorazioni. Poi negli anni Settanta comparve il disegno della pagoda, il tipico edificio sacro nei monasteri buddisti, accompagnato dalle parole “Thank you, enjoy” (grazie, buon appetito) scritte in caratteri rossi e allungati, per ricordare la calligrafia cinese. La rivista specializzata Eater racconta che l’idea fu di un grafico dell’azienda Fold-Pak, che ha sede nello stato di New York e ancora oggi è la principale produttrice di questi contenitori: l’obiettivo era renderli immediatamente riconoscibili e creare un’associazione ancora più forte con il cibo cinese.
Oggi ce ne sono di moltissimi materiali e dimensioni, perlopiù senza manico, e con scritte o disegni personalizzati. Una cosa a cui molte persone potrebbero non aver mai fatto caso è che si possono anche aprire, in modo da farli diventare una specie di piatto.
Il design dei contenitori per il cibo cinese da asporto ha contribuito a definire l’idea della cucina orientale nella società occidentale, eppure questi oggetti non fanno parte della cultura cinese, ha spiegato al New York Times il grafico Scott Chapps, che disegna le scatole dei medicinali per Help Remedies, un’azienda farmaceutica nota per l’attenzione al packaging dei suoi prodotti. In Cina per il cibo di asporto si utilizzano prevalentemente vaschette di plastica trasparente.
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Un po’ come i contenitori, in qualche caso anche il cibo al loro interno non viene necessariamente dalla Cina. In generale il cibo cinese più conosciuto e apprezzato negli Stati Uniti non è quello tradizionale cinese, ma come spesso accade con le cucine di altri paesi è stato adattato ai gusti delle persone statunitensi. I piatti cinesi preparati negli Stati Uniti per esempio sono meno piccanti di quelli originali; inoltre includono verdure come cipolle gialle, broccoli e carote che non sono autoctone del territorio cinese, dove invece si usano tra gli altri lo scalogno e il daikon, una radice che somiglia vagamente a una carota ed è conosciuta anche come ravanello bianco.
Uno dei piatti cinesi più diffusi negli Stati Uniti è il pollo del generale Tso, che è simile al pollo in agrodolce, ma prevede l’aggiunta di peperoncino e pepe e un metodo di frittura diverso. Questo piatto fu inventato nel 1952 da uno chef della provincia di Hunan, Peng Chang-Kuei, che lo cucinò per la prima volta durante la visita di un ufficiale della marina statunitense a Taiwan e poi lo ripropose nel suo ristorante negli Stati Uniti dopo esserci emigrato nel 1973. Il famoso pollo all’arancia invece fu creato dallo chef di Taiwan Andy Kao in occasione dell’inaugurazione di un ristorante della catena Panda Express alle Hawaii nel 1987.