Libri interessanti, visti da fuori
Otto copertine che spiccano per originalità, inventiva o novità, tra quelle avvistate nelle librerie a dicembre e gennaio
La principessa Angina di Roland Topor (Cliquot)
Roland Topor (1938-1997) era un illustratore, scrittore e sceneggiatore francese di origine ebraico-polacca, che tra le altre cose disegnò e sceneggiò il film di animazione Il pianeta selvaggio (1972), collaborò con Federico Fellini e scrisse il romanzo da cui fu tratto L’inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Questo libro, che ha in copertina una sua illustrazione inserita in un progetto grafico di Maurizio Ceccato, è una specie di romanzo fantastico. Ne è stata realizzata anche una versione più costosa, cartonata e con un’illustrazione alternativa.
La piena di Michael McDowell (Neri Pozza)
L’immagine digitale di questa copertina non fa lo stesso effetto della versione fisica, perché le dorature applicate all’illustrazione non si vedono. Non si nota nemmeno che il formato del libro è tascabile e particolarmente piccolo, una cosa inusuale per un romanzo mai uscito prima in Italia. Neri Pozza ha scelto di riproporre La piena e i cinque capitoli successivi della saga di Blackwater di Michael McDowell con lo stesso publishing – nel gergo tecnico editoriale tutto ciò che riguarda la forma fisica di un libro – usato in Francia dalla casa editrice Monsieur Toussaint Louverture, che nel 2022 l’aveva pubblicata con grande successo, vendendo decine di migliaia di copie. Le copertine francesi, disegnate da Pedro Oyarbide, «sono originali, graficamente impeccabili e corrispondono esattamente a ciò che un tascabile dovrebbe essere» secondo Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza.
Blackwater uscì originariamente nel 1983, da gennaio a giugno: ogni mese McDowell, noto soprattutto per aver scritto la sceneggiatura del film Beetlejuice, pubblicò un episodio diverso. Questa edizione tiene conto dell’originale divisione in tomi, anche se le uscite sono intervallate di due settimane. Sulle copertine compaiono tanti dettagli della storia (su richiesta dell’editore Dominique Bordes, Oyarbide ha letto tutta la saga prima di mettersi a lavorare sulle illustrazioni), che è una saga familiare ambientata nella prima metà del Novecento nel sud degli Stati Uniti con un lato soprannaturale e horror.
Le copertine sono state prodotte da Print System, una piccola stamperia di Bègles, fuori Bordeaux, e poi portate in provincia di Padova per essere confezionate sul resto dei libri, realizzati da Grafica Veneta. La carta per le copertine non è la stessa delle edizioni francesi perché la società che la produceva è fallita poco prima che si cominciasse a stampare l’edizione italiana: Print System ha quindi dovuto ricalibrare tutti gli inchiostri. Un ultimo contrattempo è poi arrivato tra Natale e Capodanno, quando le basse temperature registrate nell’ovest della Francia hanno ritardato l’asciugatura delle dorature.
Scrivere la realtà di Brian Dillon (Il Saggiatore)
Il titolo originale di questo libro è Essayism, difficile da tradurre: in inglese gli essay sono i saggi, letteralmente sarebbe qualcosa come “saggismo”. Come spiega bene l’illustrazione di copertina, realizzata da Beppe Giacobbe, autore di tante copertine, è un libro che parla di libri e in particolare del rapporto di Brian Dillon con i saggi che ama, e di come certe letture abbiano influito su di lui sia come scrittore che come persona.
Il figlio del direttore di Piersandro Pallavicini (Mondadori)
A una prima occhiata distratta l’immagine sulla copertina di Il figlio del direttore potrebbe sembrare una fotografia, mentre in realtà è un dipinto di Domenico Gnoli (1933-1970), pittore e scenografo noto per i quadri di grandi dimensioni che mostrano dettagli minuti di oggetti, particolari di abiti e di capigliature. Tra 2021 e 2022 una mostra alla Fondazione Prada di Milano ha fatto arrivare su Instagram moltissime fotografie delle sue opere che però nel mondo dell’editoria erano già ben note e apprezzate: si possono trovare su molte copertine di varie case editrici, come Adelphi, Feltrinelli, Rizzoli e Utopia.
Metodi per sopravvivere di Gudrún Eva Mínervudóttir (Iperborea)
In origine l’illustrazione sulla copertina di questo libro era stata fatta da Alessandro Gottardo, noto anche come Shout, per una serie di poster dedicati alle Cinque Terre: quella appesa all’amo della Luna è un’acciuga di Monterosso. Il romanzo ha un’ambientazione completamente diversa, dato che arriva dall’Islanda.
Il progetto grafico è di XxYstudio, che lavora spesso con Iperborea.
Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda di Orso Tosco (66thand2nd)
66thand2nd ha scelto di cambiare lo stile delle copertine della collana Vite inattese, dedicata a biografie di sportive e sportivi, e Nanga Parbat è il primo che esce con la nuova “veste grafica”, come si dice. È stata realizzata dallo studio Paper Paper, che ora si occupa della direzione artistica della casa editrice. Cecilia Bianchini e Giovanni Cavalleri, i grafici dello studio, hanno spiegato: «Il progetto si ispira alla passione sportiva e alle sue manifestazioni visive: bandiere, maglie, striscioni e stendardi colorati che, nella loro massima sintesi, diventano due campiture che avvolgono la cover da bandella a bandella». Il font scelto per i titoli invece ricorda quelli di manifesti e giornali sportivi della prima metà del Novecento.
Sexual Personae. Arte e decadenza da Nefertiti a Emily Dickinson di Camille Paglia (Luiss University Press)
Un’altra collana che negli ultimi anni ha cambiato copertine è Pensiero libero della Luiss University Press. Disegnate da Maurizio Ceccato, hanno una cornice bianca che ospita nome dell’autore o autrice, titolo e sottotitolo e logo dell’editore, e al centro, con molto più spazio a disposizione, un’illustrazione originale. In questo caso è didascalica (rappresenta Nefertiti ed Emily Dickinson, citate nel sottotitolo), ma efficace. L’illustrazione è di Christian Dellavedova.
Il cielo cade di Lorenza Mazzetti (Sellerio)
La collana Promemoria di Sellerio, che esiste dal 2021 e raccoglie libri importanti per la storia della casa editrice che erano finiti fuori catalogo, come suggerisce il nome, ha una grafica (progettata da Olivia Sellerio) e un formato diversi da quelli classici di Sellerio. Le copertine sono di cartoncino e le loro illustrazioni, ogni volta di un autore diverso e quasi sempre realizzate proprio per le copertine, non sono confinate in un quadrato o in un rettangolo come nelle altre collane. Il formato, nella spiegazione dell’editore, «inverte la prassi dei formati e trasgredisce l’equivalenza tra economico e tascabile»: infatti coi loro 13,5 centimetri per 19,5 i libri di Promemoria sono più grandi dei consueti libri di Sellerio.
Nel caso di Il cielo cade l’illustrazione è un’opera della stessa Lorenza Mazzetti: rappresenta l’autrice bambina, insieme alla sorella gemella Paola, allo zio Robert Einstein (cugino di Albert), alla zia Nina Mazzetti e alle cugine Annamaria e Luce. Il libro è autobiografico e racconta di come la famiglia Einstein, con cui le gemelle vivevano, venne uccisa dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale perché di origine ebraica.