Il successo delle canzoni velocizzate su TikTok
I remix accelerati sono usati come sottofondo per tantissimi video, e le etichette discografiche hanno cominciato ad accorgersene
“Bloody Mary” è una canzone di Lady Gaga uscita nel 2011 nell’album Born This Way. Non essendo uno dei cinque singoli scelti dalla cantante, per oltre dieci anni ad ascoltarla sono stati principalmente i fan che ascoltavano l’album nella sua interezza, ma la canzone in sé non era tra le più famose di Lady Gaga. Poi, a fine novembre, una versione accelerata della canzone ha cominciato a essere usata in decine di migliaia di video su TikTok, come sottofondo a una coreografia ispirata alla scena del ballo scolastico nella serie Netflix Mercoledì. Il 9 gennaio del 2023, “Bloody Mary” è apparsa per la prima volta nella Billboard Hot 100, la classifica delle canzoni più ascoltate e vendute nel mercato statunitense, e da due mesi viene passata in radio in tantissimi paesi.
I remix velocizzati – o più raramente rallentati – delle canzoni non sono un’assoluta novità: già nei primi anni Duemila circolavano molto, in certe nicchie di appassionati, i “nightcore edit”, ovvero delle cover ottenute alzando la tonalità e velocizzando il tempo della canzone originale del 10-30 per cento. Ma di recente hanno raggiunto un’enorme popolarità grazie a TikTok, che ha regole piuttosto permissive sull’uso di brani protetti da copyright e strumenti facili da usare che permettono a chiunque di remixare un brano.
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Sul New York Times, Cassidy George ha scritto che la proliferazione di queste canzoni su TikTok si spiega anche con «una logica algoritmica molto basilare: i brani velocizzati vanno forte sull’app perché racchiudono una maggior quantità di informazioni emotive e liriche in un lasso di tempo più breve, e quindi convivono benissimo con la diminuzione della capacità di mantenere l’attenzione».
Secondo Jacob Byrnes, che si occupa dei rapporti con i creatori di contenuti per Universal, una delle più grandi etichette discografiche al mondo, circa 80 delle 100 canzoni più utilizzate come musica di sottofondo su TikTok sono delle versioni velocizzate. I video sotto l’hashtag #spedupsongs (#canzonivelocizzate) sono stati visti 4,1 miliardi di volte, e spesso contribuiscono a far tornare di moda anche l’originale, come è successo con “Bloody Mary”, ma anche con “Say it right” di Nelly Furtado e “I’m not the only one” di Sam Smith. Hanno avuto successo i remix velocizzati anche di vecchi classici della musica pop, come nel caso di “Angel Eyes” degli ABBA.
A volte, la versione velocizzata finisce per essere persino più ascoltata di quella originale su alcune piattaforme: è successo con “Vegas (I wanna ride)” di Joseline Hernandez, che su YouTube ha 8 milioni di visualizzazioni contro i 19 milioni del remix.
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«In passato usavamo i remix per diversificare la visibilità di un disco, con lo scopo di riportare attenzione sulla versione principale. Ora le persone scoprono prima la versione accelerata o rallentata, e poi quella principale», ha detto a Billboard Nima Nasseri di Universal. «Invece di spendere 50 mila dollari per chiedere un remix a un grande dj, spendiamo importi relativamente bassi per una cover accelerata, e otteniamo molto più successo».
Vari creatori di video, come @itsjovynn (10,2 milioni di follower), @spxedupsongs (5 milioni) e @xxtristanxo (3,3 milioni di follower), sono diventati molto popolari per essersi specializzati in questo tipo di cover, e adesso vengono contattati direttamente dalle aziende di marketing per creare e pubblicare le versioni velocizzate di specifiche canzoni. In altri casi, le etichette discografiche decidono di pubblicare personalmente la versione ufficiale di questi remix velocizzati. In larga parte, però, si tratta ancora di cover create per passione, da fan spesso molto giovani e senza il permesso di chi detiene i diritti d’autore sull’originale.
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Questo specifico tipo di canzone è talmente onnipresente su TikTok che nella sezione dei commenti di vari video capita spesso di trovare persone che ammettono di non avere più la pazienza di ascoltare la versione originale perché la percepiscono come troppo lenta.
«Instagram e TikTok allenano incessantemente il nostro cervello a cercare il prossimo video, il prossimo post, il prossimo stimolo, ogni giorno sempre più velocemente. Probabilmente le canzoni accelerate sono soltanto la conclusione logica di questo processo di riduzione della soglia di attenzione: un assalto ai sensi rapido e facilmente digeribile, che elimina dettagli superflui come il significato o il contesto a favore di un’atmosfera più facilmente riconoscibile, come una carta da parati sonora», ha scritto il critico Matt Mullen su MusicRadar. «Le canzoni velocizzate sono più brillanti, vivaci e stimolanti rispetto alle loro controparti lente. Inoltre, offrono alle persone un nuovo modo di sperimentare canzoni che conoscono e amano, ma di cui si sono annoiate».
@lyrics5u tous les mêmes 💃 #fypシ #lyrics #viral #trendingsong #spedupsounds #song ♬ Tous Les Mêmes – lyrics ♬