A Madrid l’opposizione ha organizzato una grande manifestazione contro il governo
Sabato pomeriggio a Madrid migliaia di persone hanno partecipato a una grande manifestazione di protesta contro il governo socialista di Pedro Sánchez. La manifestazione era stata convocata da un centinaio di associazioni e collettivi di centro e centrodestra per invocare le dimissioni di Sánchez, accusato di essere un «traditore» del paese per alcune decisioni del suo governo: tra quelle più criticate c’è anche la recente approvazione della legge che restringe enormemente il campo di applicazione del reato di sedizione, che ha permesso di far cadere le accuse contro Carles Puigdemont, l’ex presidente della Generalidad catalana che organizzò il referendum illegale per l’indipendenza della Catalogna nel 2017.
Alla manifestazione hanno partecipato vari funzionari del Partito Popolare, di orientamento conservatore, di Vox, di estrema destra, e di Ciudadanos, centrista. Alcuni dei politici che hanno parlato durante la manifestazione hanno inoltre accusato il governo di Sánchez di aver cambiato la legge per assicurarsi il sostegno del partito indipendentista catalano ERC e di aver «calpestato la Costituzione rinchiudendo gli spagnoli», un’allusione alle restrizioni introdotte nelle fasi più critiche della pandemia da coronavirus.
Le proteste anticipano le elezioni regionali e locali che si terranno il prossimo maggio, mentre entro la fine dell’anno sono attese nuove elezioni generali. I sondaggi vedono il Partito Socialista di Sánchez dietro al PP, che comunque per governare avrebbe bisogno del sostegno di Vox, attualmente il terzo partito del paese. Secondo i dati forniti dal governo, i partecipanti alla manifestazione sono stati 31mila; secondo i manifestanti almeno 500mila.