Le foto del grande accumulo di rifiuti nel fiume Drina
Nella parte orientale della Bosnia ed Erzegovina si sono bloccate tonnellate di bottiglie di plastica e rottami trascinati dalle correnti
In un tratto del fiume Drina, nella parte orientale della Bosnia ed Erzegovina, si è formato un grande accumulo di rifiuti galleggianti: bottiglie di plastica, pneumatici, elettrodomestici e rifiuti di vario tipo in notevoli quantità sono stati trascinati dalle correnti del fiume e si sono bloccati all’interno di una barriera costruita vicino a una centrale idroelettrica nei pressi della città di Visegrad, non lontana dal confine con la Serbia.
C’entrano le piogge abbondanti degli ultimi giorni, che hanno allagato alcune zone limitrofe al corso del fiume, ma c’entra soprattutto il fatto che spesso questi rifiuti siano gettati in discariche poco regolamentate o direttamente nelle acque dei fiumi che scorrono in Montenegro e in Serbia e che poi si immettono nella Drina.
La Drina ha origine dalle montagne del nord-ovest del Montenegro e scorre per quasi 350 chilometri, attraversando la Bosnia ed Erzegovina e poi segnando per un lungo tratto il confine del paese con la Serbia.
Parlando con Associated Press, un attivista del gruppo ambientalista Eko Centar Visegrad ha detto che si stima che nella parte del fiume vicino a Visegrad si siano accumulati 10mila metri cubi di rifiuti: una quantità di spazzatura simile era stata rimossa negli anni scorsi sempre nella stessa area. Il problema è che poi questi rifiuti finiscono nella discarica municipale di Visegrad, che come spiega l’attivista, Dejan Furtula, non ha la capacità sufficiente nemmeno per gestire i rifiuti della città. Furtula aggiunge che nella discarica «ci sono sempre rifiuti che bruciano», ma smaltirli così comporta un grande rischio sia per l’ambiente che per la salute delle persone.