In Perù ci sono state altre grosse proteste contro il governo: una persona è stata uccisa e almeno 30 sono state ferite
Giovedì in diverse città del Perù ci sono state nuove grosse manifestazioni contro la presidente Dina Boluarte, che si sono concentrate nella capitale Lima. Hanno partecipato migliaia di persone, molte delle quali arrivate dalle parti più remote del Perù proprio per protestare. Per tutta la giornata ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia, con lanci di sassi e raffiche di gas lacrimogeni per disperdere le proteste. Ad Arequipa, la seconda città più popolosa e importante del Perù dopo Lima, una persona è stata uccisa negli scontri dopo il tentativo dei manifestanti di prendere il controllo dell’aeroporto. Ci sono anche oltre 30 feriti tra agenti delle forze dell’ordine e manifestanti.
Le proteste in Perù vanno avanti a inizio dicembre, e finora sono state uccise almeno 50 persone: a manifestare sono soprattutto i sostenitori dell’ex presidente Pedro Castillo, di sinistra, rimosso dal suo incarico per aver cercato di sciogliere il parlamento peruviano e ora in custodia cautelare. I manifestanti chiedono il suo rilascio, la rimozione di Boluarte, l’ex vicepresidente del Perù che ora ha preso il suo posto, e le elezioni immediate (le prossime dovrebbero tenersi nel 2024).