Cosa farà adesso Jacinda Ardern?
Nonostante le dimissioni, in tanti pensano che la sua vita politica non sia ancora finita
Dopo il sorprendente e inaspettato annuncio delle dimissioni della prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, in molti si sono chiesti che cosa farà adesso. Ardern è uno dei personaggi politici più apprezzati del mondo occidentale: nonostante le critiche interne e il fatto che non sia riuscita a risolvere alcuni problemi strutturali della Nuova Zelanda, ha dimostrato nel corso del suo mandato di avere carisma e grandi capacità di leadership. Al momento delle sue dimissioni, benché la sua popolarità sia in calo, è ancora la politica più apprezzata del paese, ed è eccezionalmente ammirata nel resto del mondo.
Ardern è inoltre piuttosto giovane per avere l’esperienza che ha: a 42 anni è già stata prima ministra per cinque anni e mezzo e deputata per circa 15 anni. Per questo si ritiene improbabile che si ritiri del tutto dalla vita politica, e diversi analisti pensano che le sue dimissioni possano essere, più che la fine di una carriera, l’inizio di un nuovo percorso.
– Leggi anche: L’eccezionalità di Jacinda Ardern
Almeno per ora Ardern non ha fatto annunci sui suoi piani futuri. In modo piuttosto eccezionale e insolito per un leader politico, ha detto di aver deciso di lasciare il proprio incarico perché non ha più le energie necessarie a portarlo avanti nel modo in cui ritiene opportuno. Ha poi detto di voler trascorrere un po’ di tempo con la sua famiglia, in questo momento composta dal compagno Clarke Gayford e dalla bambina di 4 anni Neve. Durante la conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni, commossa, ha detto: «Neve: la mamma non vede l’ora di essere con te quando comincerà la scuola quest’anno. E Clarke: possiamo finalmente sposarci».
In molti però ritengono che date le sue energie, le sue capacità e soprattutto la stima e la credibilità guadagnate a livello internazionale Ardern a un certo punto sarà convinta a riprendere qualche tipo di attività politica, anche se non incarichi elettivi.
Secondo Stephen Hoadley, professore di Scienze politiche e relazioni internazionali all’università di Auckland, in Nuova Zelanda, Ardern potrebbe trovarsi ad avere un nuovo incarico già alla fine di quest’anno. Hoadley ha ipotizzato un ruolo in un organo internazionale, e ha citato come esempio il caso di Helen Clark, ex prima ministra della Nuova Zelanda poi diventata dirigente di un programma di sviluppo alle Nazioni Unite.
Secondo Hoadley potrebbero essere anche altre organizzazioni internazionali filantropiche o di beneficenza a proporre ad Ardern un qualche tipo di incarico, approfittando della sua visibilità e dello stile empatico, inclusivo ma deciso della sua leadership.
È proprio questo stile ad averla resa eccezionale, soprattutto nel corso delle crisi che si è trovata ad affrontare come prima ministra: dalla strage di Christchurch del marzo del 2019, considerata il più grande omicidio di massa della storia neozelandese, alla grande eruzione del vulcano di White Island, che fece 22 morti e molti feriti. In entrambi i casi Ardern fu apprezzata per il modo in cui espresse la sua vicinanza alle persone colpite.
«Jacinda è una delle persone più altruiste, determinate e con senso civico che io abbia mai conosciuto: immagino che qualsiasi cosa farà, lo farà nell’interesse pubblico», ha detto il ministro per il Cambiamento climatico del suo governo, James Shaw.