Il ministro dell’Interno ucraino è morto nello schianto del suo elicottero
Denis Monastyrsky aveva 42 anni, e oltre a lui sono morte almeno altre 13 persone: sembra sia stato un incidente
Il ministro dell’Interno ucraino Denis Monastyrsky è morto mercoledì mattina quando l’elicottero su cui viaggiava è caduto non lontano da Kiev. La notizia è stata confermata dal capo della polizia ucraina, e per ora sembra che sia stato solo un incidente. Oltre al ministro, viaggiavano sull’elicottero il suo vice Yevhen Yenin e il segretario di stato del ministero Yuriy Lubkovych.
L’elicottero è caduto a Brovary, una cittadina alla periferia est di Kiev. Sembra che durante la caduta abbia colpito il tetto di un asilo, per poi schiantarsi su un edificio vicino: sono morte almeno 14 persone, di cui 9 si trovavano a bordo dell’elicottero, tra cui anche un bambino. I feriti sarebbero 25.
Secondo un comunicato del Servizio statale per le emergenze, a cui apparteneva l’elicottero, lo schianto è avvenuto alle 8 e 20 del mattino. Sull’elicottero si trovavano sei funzionari del ministero dell’Interno, compreso il ministro, e tre membri del Servizio statale per le emergenze. Il Servizio statale per le emergenze è un’agenzia statale ucraina che dipende dal ministero dell’Interno: ha funzioni simili alla Protezione civile italiana, a cui si aggiungono però funzioni di polizia.
Non è chiaro perché l’elicottero sia caduto. Attualmente, non ci sono particolari segni del fatto che sia stato abbattuto, ma è difficile avere informazioni precise. Nell’area attorno a Brovary, quando è avvenuta la caduta dell’elicottero, era ancora buio e c’era una nebbia piuttosto fitta. Denis Monastyrsky aveva 42 anni ed era ministro dell’Interno da luglio del 2021. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha annunciato che saranno aperte indagini sulla caduta dell’elicottero, e ha parlato di una «grave perdita per il governo e per tutto lo stato».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram, ha parlato di una «terribile tragedia» e ha detto che questa è per l’Ucraina una «mattina nera».