In Brasile la procura generale della Repubblica ha accusato formalmente 39 persone per aver partecipato all’assalto alle istituzioni dell’8 gennaio
In Brasile la procura generale della Repubblica ha accusato formalmente 39 persone per aver partecipato all’assalto alle istituzioni brasiliane dell’8 gennaio, quando migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro avevano occupato con la violenza il parlamento, la Corte suprema e l’ufficio del presidente per protestare contro il risultato delle elezioni vinte da Lula, avversario di Bolsonaro. Sono accusati di associazione criminale armata, di aver tentato l’abolizione violenta dello stato di diritto, di tentato colpo di stato e di danneggiamento e deterioramento del patrimonio pubblico.
Per l’assalto alle istituzioni brasiliane sono già state arrestate centinaia di persone: questa denuncia però è rilevante perché è la prima presentata dalla procura generale della Repubblica, che in questi giorni in Brasile era stata accusata di aver agito troppo lentamente sul caso e di essere ancora legata agli interessi dell’ex presidente Bolsonaro. La lentezza della procura della Repubblica aveva favorito l’azione di altre autorità, come la procura generale federale, che è l’ufficio che aveva chiesto per esempio l’arresto di molti golpisti e dell’ex ministro della Giustizia Anderson Torres. La scorsa settimana era però stata la stessa procura della Repubblica a chiedere un’indagine sul ruolo di Bolsonaro nell’assalto, che era stata poi autorizzata dalla Corte suprema brasiliana.