La Regione Sicilia ha un problema con il Festival di Cannes
Il presidente Schifani e l'assessore al Turismo litigano su un grosso investimento per una mostra da allestire in Francia
La maggioranza di centrodestra che governa la Regione Sicilia ha un problema politico, ma potenzialmente anche giudiziario, che riguarda i soldi stanziati per allestire una mostra fotografica a Cannes, in occasione del Festival del cinema che quest’anno si terrà dal 16 al 27 maggio. Il titolo della mostra è Sicily, Women and Cinema, e le è stato accordato dall’assessorato al Turismo siciliano un finanziamento di 3,7 milioni di euro, destinati alla società organizzatrice della mostra, la lussemburghese Absolute Blue. È una somma ingente, che ha destato perplessità e attirato qualche sospetto, anche per le modalità con cui è stata stanziata.
A decidere il finanziamento, e quindi l’allestimento della mostra, è stato l’assessore al Turismo Francesco Scarpinato, di Fratelli d’Italia. Quando il presidente della Regione Renato Schifani ha visto i conti dell’iniziativa però ha deciso di bloccarla e di chiederne conto all’assessore. Sulla questione è intervenuta adesso anche la Procura della Corte dei Conti, che ha dato mandato alla Guardia di Finanza di acquisire i documenti nell’ufficio dell’assessorato per controllare che non ci siano irregolarità.
Ieri Schifani ha inviato una direttiva all’assessorato chiedendo la revoca in autotutela – cioè quando si ritira o annulla da soli qualcosa di potenzialmente illegittimo che si è fatto – di «ogni atto potenzialmente produttore di danno e responsabilità in capo alla regione». Schifani ha inviato la direttiva di revoca dopo essersi consultato con l’Avvocatura generale della Regione che, studiando le carte, ha individuato possibili procedure non del tutto corrette nell’applicazione dell’articolo 63 del Codice degli appalti, quello che prevede la procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara. In pratica è l’articolo del codice che permette di assegnare un appalto senza che ci sia un concorso.
Il finanziamento con un budget di 3,7 milioni di euro è stato firmato poco prima della fine dell’anno dalla assessore Scarpinato nell’ambito di una serie di iniziative già decise negli anni passati dal precedente governo regionale, sempre di centrodestra, presieduto da Nello Musumeci, attuale ministro delle Politiche del mare e del sud.
L’organizzazione della mostra Sicily, Women and Cinema è stata assegnata, con la procedura dell’affidamento diretto, alla Absolute Blue, società con sede a Kehlen, in Lussemburgo. L’amministratore delegato della società si chiama Patrick Nassogne ed è anche fotografo, attività per la quale, secondo il quotidiano La Gazzetta del Sud, utilizza il nome di Awamu Moja e a cui è stato affidato lo shooting fotografico per un prezzo di 311 mila euro.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia, il budget prevederebbe uno stanziamento di 2,7 milioni di euro per l’affitto di Casa Sicilia a Cannes e lo svolgimento di vari eventi nella città francese. Ci sono poi 227 mila euro per «spese d’agenzia», 920 mila euro previsti sotto la voce “affitto salone e decorazione”, 306 mila euro per i pannelli pubblicitari, 51 mila euro per “animazioni e conferenza stampa”, 790 mila euro per la manodopera, e 30 mila euro per le spese relative agli ospiti della Regione che raggiungeranno la Costa Azzurra nei giorni del festival.
L’assessore Scarpinato ha spiegato di aver ereditato l’accordo con Absolute Blue dal suo predecessore, Manlio Messina, anche lui di Fratelli d’Italia. Infatti già l’anno scorso si era tenuta l’iniziativa. Il budget per il 2022 era stato di 2,2 milioni di euro, aumentati di 1,5 milioni nel 2023. L’assessorato al Turismo ha spiegato che l’iniziativa rientra nella decisione della Regione Sicilia di potenziare l’industria del cinema, passando da un investimento di 3,4 milioni di euro di aiuti alle produzioni cinematografiche del 2021 a quasi 11 milioni di euro nel 2022, con i quali sono state cofinanziate 37 produzioni cinematografiche e audiovisive.
«Alla luce di questo», scrive l’assessorato, «implementare il budget dell’iniziativa promossa a Cannes, unitamente agli spazi per la realizzazione di Casa Sicilia e dei canali pubblicitari, significa accrescere ulteriormente la visibilità dell’isola tra le case cinematografiche e gli addetti al settore che peraltro avranno l’obbligo di avvalersi di maestranze tecniche e artistiche locali e di spendere in loco almeno il 150% del contributo ricevuto». Questo «visto il sempre maggiore interesse dimostrato dalle case di produzione nei confronti della Sicilia e le conseguenti ricadute che ciò ha avuto in termini di incoming e flussi turistici».
Palermo Today ha contattato il fotografo Patrick Nassogne, che ha detto: «se qualcuno avesse analizzato i risultati prima del resto, la polemica non sarebbe stata così forte. Il risultato di visibilità del progetto va ben al di là dei soldi spesi».
I partiti di opposizione all’assemblea regionale siciliana hanno chiesto di analizzare tutti i conti dell’assessorato al Turismo, tra cui gli investimenti in pubblicità da centinaia di migliaia di euro come quelli pagati a Rai Com (418 mila euro) per partnership con il programma Ballando con le stelle. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, ha detto: «della questione Cannes Schifani non era informato e bene ha fatto a chiedere lumi all’assessore Scarpinato. Non possiamo dire altrettanto di chi occupava precedentemente le due poltrone in questione, Musumeci e l’ex assessore Manlio Messina, che oggi siedono comodamente a Roma. Non vorremmo a questo punto che l’affaire Cannes sia un affare di partito più che un investimento della Regione».