La Russia ha nominato un nuovo comandante delle operazioni militari in Ucraina
Valery Gerasimov, da dieci anni Capo di Stato maggiore dell’esercito, è il nuovo comandante delle operazioni russe in Ucraina: lo ha comunicato mercoledì il ministero della Difesa russo. Gerasimov ha 67 anni ed è considerato uno dei principali esponenti della «cerchia ristretta» del presidente russo Vladimir Putin, che nel 2012 lo nominò Capo di stato maggiore dell’esercito, ed è considerato uno dei principali sostenitori dell’invasione russa in Ucraina.
Gerasimov prenderà il posto che dall’ottobre del 2022 era occupato da Sergei Surovikin, che già prima della nomina era noto per le sue tattiche di guerra brutali contro i civili e i centri abitati e che d’ora in poi sarà uno dei tre vice di Gerasimov. Nel motivare la sostituzione dopo soli tre mesi, il ministero della Difesa ha parlato della necessità di una «maggiore efficienza» delle operazioni in Ucraina. Gerasimov è conosciuto, tra le altre cose, per la cosiddetta “dottrina Gerasimov”, che prevede quella che viene definita “guerra ibrida”, in cui le operazioni militari si aggiungono ad altre meno convenzionali. Della “dottrina Gerasimov” si iniziò a parlare nel febbraio del 2013 e in larga parte fu applicata già nel 2014, la precedente volta in cui la Russia invase l’Ucraina.
La sostituzione di Surovikin con Gerasimov è stata interpretata da più parti come segno delle difficoltà che la Russia continua ad avere nelle sue operazioni militari in Ucraina.