La risposta di Zelensky all’annuncio di tregua della Russia
«La guerra finirà o quando i vostri soldati se ne andranno o quando noi li avremo cacciati»
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha risposto nel suo quotidiano discorso pubblicato su Telegram all’annuncio di tregua di 36 ore fatto dal presidente russo Vladimir Putin in occasione del Natale ortodosso. Ha ricordato che l’unico modo davvero efficace per ottenere un cessate il fuoco duraturo è il ritiro delle truppe russe dai territori occupati dell’Ucraina, e ha aggiunto che la Russia intende approfittare del cessate il fuoco per riarmarsi e cercare di migliorare le proprie posizioni:
«Ora vogliono usare il Natale come scusa per fermare brevemente l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass e portare attrezzature, munizioni e reclute più vicino alle nostre posizioni. Cosa otterranno? Soltanto un ulteriore aumento dei morti. Tutto il mondo sa che il Cremlino utilizza le tregue per poi riprendere la guerra con maggiore vigore. Ma per porre fine rapidamente alla guerra non c’è bisogno di questo. C’è bisogno che i cittadini russi trovino il coraggio di liberarsi dalla vergognosa paura nei confronti di un solo uomo al Cremlino, almeno per 36 ore, almeno a Natale».
Giovedì Putin aveva annunciato un cessate il fuoco per tutti i soldati russi «lungo la linea di contatto» (cioè al fronte) dalle 12 del 6 gennaio alle 24 del 7 gennaio.
Nel suo discorso, Zelensky fa riferimento al fatto che, in questi mesi di conflitto, l’esercito russo ha spesso approfittato dei cessate il fuoco per riposizionarsi, migliorare le proprie difese e riarmarsi. Va inoltre ricordato che in questi mesi la Russia ha fatto spesso annunci simili, per esempio per consentire ai civili di scappare dalle aree interessate dai bombardamenti, ma non li ha praticamente mai rispettati: spesso i soldati russi hanno continuato a combattere e bombardare anche mentre il cessate il fuoco era in vigore.
Zelensky ha poi aggiunto:
«La guerra finirà o quando i vostri soldati se ne andranno o quando noi li avremo cacciati».
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