Stati Uniti, Germania e Francia forniranno carri armati all’Ucraina
È la prima volta che vengono inviati mezzi di fabbricazione occidentale: potrebbero avere un grosso ruolo nella guerra
Giovedì i governi di Stati Uniti, Germania e Francia hanno annunciato che nelle prossime settimane invieranno carri armati all’Ucraina per permetterle di difendersi meglio dall’invasione russa: è la prima volta dall’inizio della guerra che l’Ucraina riceve carri armati di tipo occidentale, anche se il governo da mesi ne faceva richiesta senza successo. Finora l’Ucraina aveva ricevuto circa 280 carri armati di epoca sovietica dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca, relativamente obsoleti e giudicati insufficienti per combattere contro la Russia.
Ora Stati Uniti, Germania e Francia hanno deciso di acconsentire all’invio di carri armati di fabbricazione occidentale, che potrebbero dare un notevole aiuto all’esercito ucraino in un’eventuale nuova controffensiva per riconquistare i territori occupati dalla Russia. Sono carri armati leggeri, anche detti in inglese Infantry Fighting Vehicles (IFV), che permettono di avvicinarsi agilmente alle linee di fuoco nemiche e allo stesso tempo di garantire una solida difesa dagli attacchi.
Ben Barry dell’International Institute for Strategic Studies, un centro studi di Londra, ha spiegato che «i carri armati sono potenzialmente decisivi» perché non esiste un altro mezzo capace di attaccare le formazioni nemiche ferme nelle posizioni difensive. Saranno importanti soprattutto nel tentativo dell’esercito ucraino di sfondare le linee dell’esercito russo che a novembre si era ritirato dalla città di Kherson e si era riposizionato sul lato est del fiume Dnipro.
Non si sa con esattezza quanti mezzi verranno dati all’Ucraina, ma ne è stata specificata la tipologia: gli Stati Uniti manderanno carri armati di tipo Bradley, la Germania carri armati Marder e la Francia gli AMX-10RC.
Questi carri armati saranno un importante aiuto militare dato dai paesi occidentali all’Ucraina dopo i missili Patriot che a dicembre gli Stati Uniti avevano deciso di fornire. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva ripetutamente chiesto l’invio di carri armati in Ucraina, ma i paesi occidentali avevano preferito temporeggiare. Il motivo principale, secondo molti analisti, sarebbe stato il timore che la Russia percepisse l’invio di nuovi e più potenti mezzi come un’escalation della guerra e come un ulteriore coinvolgimento degli Stati Uniti e della NATO.
Ma c’è anche un motivo più tecnico, come aveva spiegato Shashank Joshi, responsabile delle questioni militari della rivista Economist. Secondo Joshi la preoccupazione per un’escalation militare sarebbe stata solo in parte tra i motivi per cui i paesi occidentali avrebbero aspettato a mandare carri armati.
Joshi aveva spiegato che i carri armati occidentali costano molto di più rispetto a quelli in dotazione finora all’esercito ucraino sia come manutenzione che come consumi. Inoltre tra i paesi occidentali ci sarebbe stato il timore che l’esercito ucraino non avesse le capacità tecniche per gestire mezzi occidentali molto avanzati. Per tutti questi motivi finora si era preferito non mandare carri armati in Ucraina, con il rischio di sprecare una risorsa militare così importante.
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